Drive on Moscow, sfidare il Generale Inverno al tavolo da gioco – Recensione
Dopo iPad e PC, lo strategico bellico Drive on Moscow arriva su console di attuale generazione
Togliamoci subito di torno il proverbiale elefante: il porting c’è e si vede. La grafica, di fatto, non c’è. Drive on Moscow è quella che potremmo definire la trasposizione digitale di un gioco da tavolo, dove tutto è bidimensionale e dà l’impressione di muovere delle pedine su una plancia. Ma soprattutto, i menù dell’interfaccia di gioco sono pensati ovviamente per essere utilizzati tramite le mani, ed il controller rende anche i procedimenti più semplici più ostici di quanto dovrebbero essere.
[caption id="attachment_185235" align="alignnone" width="1919"] Il Generale Inverno nel suo freddo splendore[/caption]
Proprio Operazione Tifone è il primo di una serie di tre scenari che potranno essere giocati in Drive on Moscow. Si può giocare contro la IA – con un paio di livelli di difficoltà selezionabili – oppure con un altro giocatore in modalità hotseat. Lo scontro si svolge a turni, dove ogni giocatore avrà una serie di movimenti ed azioni limitati da poter compiere definiti impulsi.
In tutto ciò, le condizioni di vittoria sono molteplici, legate ai punti vittoria ottenute dal controllo di alcune zone della mappa, oppure al raggiungimento di una condizione particolare. Nella prima mappa, ad esempio, è possibile vincere riuscendo a concludere il turno avendo circondato Mosca.
[caption id="attachment_185236" align="alignnone" width="1919"] Il briefing aiuta la pianficazione del turno.[/caption]
Drive on Moscow si basa su delle regole ostiche, che vanno assimilate perfettamente prima di poter riuscire ad ottenere dei risultati. Il tutorial, infatti, pur spiegando esaurientemente le possibilità, è solo l’inizio di una lunga e faticosa scalata verso il successo. Ogni unità ha i suoi pro e contro, situazioni nelle quali danno il meglio e il peggio, e non c’è nessuno sconto per il giocatore in caso di un piazzamento errato.
Non c’è neanche nessun elemento aleatorio di qualche tipo, esclusa la piccolissima varietà in termini di risultati che gli scontri possono avere, pertanto ogni scelta del giocatore pesa nell’ottica della partita generale. Questo significa che, nel caso la partita stia andando male, è molto difficile ribaltare la situazione, seppur non impossibile. Muovere delle unità ingombranti in mezzo alla foresta, oppure far attraversare un fiume alla fanteria, potrebbero risultare mosse azzardate se fatte con poca cognizione di causa, ad esempio, e potrebbero decretare una sconfitta molto facilmente.
Tuttavia, per gli appassionati della strategia hardcore, che fa della simulazione di situazioni realistiche il suo forte, Drive on Moscow è un prodotto molto interessante. Durante gli scenari si propongono infatti situazioni molto diverse tra loro, così che ogni partita risulti sempre un pochino differente e porti il giocatore ad applicare differenti strategie di volta in volta. Consigliato quindi, ma per chi ha pazienza e voglia di ragionare, nonché una buona conoscenza dell'inglese.