Dragon's Crown Pro è barocco ai limiti dell'eccessivo - Recensione
Il titolo più bello da vedere di Vanillaware ritorna, su PlayStation 4: la recensione di Dragon's Crown Pro
Dragon's Crown Pro è un picchiaduro a scorrimento bidimensionale, un dipinto che omaggia il genere, la sua tradizione, che per i meno attempati è più facile ricondurre ai due Dungeons & Dragons, mentre coloro con qualche annetto in più e una maggiore conoscenza del genere lo inquadrerebbero facilmente come versione moderna e dall'estetica più barocca di The King of Dragons. C'è una continuità che unisce idealmente le opere citate, che non è solo l'afferenza al genere nel quale si va in giro a picchiare gente, generalmente procedendo verso destra, e nemmeno l'iconografia fantasy più classica, ma l'inserimento dell'emento ruolistico, che oggi è un qualcosa di onnipresente, ma qualche tempo fa era una novità.
Ecco quindi che Dragon's Crown Pro si apre con la selezione di un eroe, da un roster che prevede amazzone, guerriero, nano, mago, strega e elfa. Ogni personaggio si gioca diversamente, i primi tre hanno differenti caratteristiche ma nel corpo a corpo è comunque sempre familiare destreggiarsi, gli incantatori utilizzano un mucchio di magie figghissime ma sono gracilini e poi c'è la cecchina del gruppo, che fa male dalla distanza ma deve sempre recuperare frecce per la propria faretra. Scoccia abbastanza il fatto che non sia possibile cambiare liberamente da un eroe all'altro, ma è lo scotto da pagare alla componente ruolistica, quella che prevede avanzamenti di livello e armi e oggetti equipaggabili proprio in base a quello raggiunto. Poi un bel giorno arriverà qualcuno a convincerci che davvero è necessaria sempre e comunque, ma fino ad allora conserveremo le nostre riserve, perché in realtà non è che aggiunga chissà cosa all'economia complessiva del gioco.
[caption id="attachment_184811" align="aligncenter" width="1920"] Le illustrazioni che accompagnano alcuni momenti sono sbalorditive, così come tutta l'estetica del gioco[/caption]
Ci si diverte perché l'azione, veloce e frenetica, procede sempre spedita, la narrazione si limite a introdurre, mai a descrivere, con poche righe imbastisce situazioni e presenta personaggi, nel complesso la trama dell'opera ha una sua coerenza, nonostante vari passaggi suonino pretestuosi, ma poco importa. Dragon's Crown Pro è un videogioco dall'essenza pura, immediata, semplice, si propone come esperienza lineare, ma ha anche elementi che invogliano a rigiocarlo e a deviare dalla progressione, missioni secondarie che sfruttano spesso le piccole ramificazioni dei livelli e che, oltre a far progredire il personaggio e a farli rimpinguare pecunia e arsenale, regalano bonus particolari, splendide illustrazioni che non fanno altro che confermare quanto nell'estetica il gioco sia un capolavoro assoluto.
È opulento, barocco, eccessivo, Dragon's Crown Pro, non fa nulla che lo sia nell'estetica (e anche nella colonna sonora, orchestrata), un tocco di misura in più nel gameplay invece gli avrebbe fatto bene. Ma sono sottigliezze alla fine. Giocatelo, picchiate orchi e goblin e scheletri e maghi, ovviamente meglio in compagnia di fino a tre amici, e dimenticatevi del perché.