Dragon Ball Super 5, la recensione

Il quinto volume di Dragon Ball Super conclude lo scontro con Zamasu e Black Goku

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dragon Ball Super 5, variant cover di Toyotaro

Nemmeno con il Super Saiyan Blue Goku e Vegeta riescono a tenere testa alla fusione tra Goku Black e Zamasu, e sfortunatamente anche il tentativo di Trunks di imprigionarlo è fallito. Il potente avversario sembra imbattibile, risultando nel manga ancor più minaccioso di quanto non lo sia nell'anime, pronto a moltiplicarsi e viaggiare nel tempo per esercitare la sua brama di distruzione.

Akira Toriyama continua ad aggiungere alla versione cartacea sempre più elementi assenti nella serie televisiva, in grado di rendere avvincente la lettura anche a chi ha già seguito la storia sul piccolo schermo.

Proprio per questa maggiore sensazione di pericolo, dispiace ancor di più vedere Zeno sfruttato come deus ex machina onnipotente, una soluzione già utilizzata in passato. Le apparizioni del personaggio sono divertenti, ma vederlo nel ruolo del risolutore di una grande battaglia risulta poco soddisfacente per il lettore che fino a quel momento ha fatto il tifo per i protagonisti.

I combattimenti, pur essendo un more of the same, si seguono con piacere grazie al tratto di Toyotaro, il quale arricchisce le tavole in modo addirittura più efficace del suo celebre predecessore, con una particolare cura per i fondali e le pose dei personaggi. Le battaglie risultano gradevoli in virtù anche della minor decompressione a cui ci ha abituati Dragon Ball Super, pur utilizzando potenziamenti e nuove tecniche che non si differenziano poi molto da quanto la serie ha proposto in passato.

Una volta conclusa la lotta ci immergiamo in quella piacevole tranquillità che Toriyama sa tratteggiare benissimo, una quiete dopo la tempesta (e prima della prossima, inevitabilmente) fatta di allenamenti, crimini sventati con facilità e aggiornamenti dello status quo familiare del cast. Tra tutti, la figura di Vegeta continua ad arricchirsi di sfumature sempre più affascinanti: l'orgoglio del Saiyan persiste, ma risulta meno estremo e più coerente con la vita attuale del personaggio.

Dragon Ball Super 5

Il quinto volume di Dragon Ball Super pubblicato da Star Comics torna ad anticipare gli eventi dell'anime per i lettori italiani, invertendo la fruizione rispetto al pubblico giapponese ma ripristinando l'ordine a cui eravamo abituati con la serie originale. È un bizzarro inseguimento quello tra pubblicazione cartacea e messa in onda televisiva, che dovrebbe continuare a vedere in testa il manga ancora per qualche tempo, non essendoci ancora informazioni sulla programmazione dei nuovi episodi italiani.

Siamo infatti giunti all'inizio della saga del Torneo del Potere, una grande sfida lanciata da Zeno agli Dei della distruzione, convocati per la comunicazione dell'imminente gara che deciderà il destino dei loro universi. A differenza dell'anime, le divinità vengono presentate fin dall'inizio di questo arco narrativo con una messa in riga abbastanza didascalica ma utile a chiarire la composizione delle varie "squadre". Anche in questo caso è piacevole scoprire le novità che Toriyama ha pensato per la fase preliminare del torneo e che renderanno i prossimi capitoli qualcosa di completamente diverso dall'anime, pur raccontando la medesima storia.

Esistono quindi due differenti Dragon Ball Super che vengono portati avanti, così da permettere a ognuno di seguire il medium che gli è più congeniale. I fan della saga intenzionati a seguire entrambe le versioni possono godersi quelli che sostanzialmente sono due "universi paralleli", una formula ingegnosa per portare avanti un'opera multimediale come Dragon Ball.

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