Dragon Ball Super 4, la recensione

Toriyama e Toyotaro portano avanti lo scontro che ha coinvolto Zamasu sulle pagine di Dragon Ball Super

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Nel terzo volumetto di Dragon Ball Super i protagonisti avevano fatto la conoscenza di Zamasu, l'avversario principale della Saga di Trunks del futuro, già vista nell'anime. Dopo essersi resi conto dell'incredibile potenza del malvagio apprendista kaioshin, Goku e Vegeta tornano nel presente per allenarsi prima di sferrare l'attacco successivo: il primo si reca dal Maestro Muten per imparare la Mafuba, mentre il secondo ambisce a potenziare lo stato di Super Saiyan Blu. È una fase di tranquillità prima del lungo scontro finale, anche se ci spiace constatare che questi preparativi non siano particolarmente rilevanti per lo scontro.

Dopo aver presentato i personaggi e la trama dell'arco narrativo, questo quarto numero si concentra sulla lotta, mostrando purtroppo i primi segni di debolezza. Ci sono attacchi e sequenze in grado di suscitare una sensazione di deja-vu in troppe occasioni, e inoltre la mitologia della saga aggiunge nuove regole sul funzionamento di alcuni colpi, trasformazioni, viaggi temporali e fusioni presentandole all'occorrenza proprio quando queste servono a far procedere la trama in una direzione precisa, come un bambino che cambia le regole del gioco durante una partita per non uscirne sconfitto.

Va riconosciuto ad Akira Toriyama e Toyotaro di aver alzato l'asticella del racconto mettendo in scena una situazione abbastanza complessa che però risulti comprensibile grazie alla chiarezza espositiva della sceneggiatura e dei disegni. Ci troviamo infatti al cospetto di due differenti Zamasu senza troppi dubbi a riguardo, e al contempo ci sono in scena un Goku buono con i capelli azzurri/rossi e uno malvagio con i capelli rosa, ma non abbiamo problemi a distinguerli pur sfogliando un manga in bianco e nero.

I disegni sono un grande pregio del fumetto, con una cura per il dettaglio superiore a quanto potevamo osservare in Dragon Ball; ci viene quindi da trasalire quando, in un'intervista doppia pubblicata in calce al volume, Toriyama suggerisce a Toyotaro di rilassarsi ed essere meno minuzioso, "imparando a tirare un po' via le cose". Le avventure originali di Goku e compagni avevano una periodicità settimanale, mentre Super viene pubblicato in Giappone al ritmo di un episodio al mese, quindi ben venga una maggior cura nel tratto, anche nelle fasi più concitate dove un approccio "grezzo" sarebbe comunque efficace.

Per quanto riguarda l'edizione italiana a cura di Star Comics, notiamo l'assenza della quarta di copertina originale: un'illustrazione con Zamasu, speculare alla prima, nella quale appaiono anche i due kayoshin e Mei.

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