Dragon Ball Super 4, la recensione
Toriyama e Toyotaro portano avanti lo scontro che ha coinvolto Zamasu sulle pagine di Dragon Ball Super
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Dopo aver presentato i personaggi e la trama dell'arco narrativo, questo quarto numero si concentra sulla lotta, mostrando purtroppo i primi segni di debolezza. Ci sono attacchi e sequenze in grado di suscitare una sensazione di deja-vu in troppe occasioni, e inoltre la mitologia della saga aggiunge nuove regole sul funzionamento di alcuni colpi, trasformazioni, viaggi temporali e fusioni presentandole all'occorrenza proprio quando queste servono a far procedere la trama in una direzione precisa, come un bambino che cambia le regole del gioco durante una partita per non uscirne sconfitto.
I disegni sono un grande pregio del fumetto, con una cura per il dettaglio superiore a quanto potevamo osservare in Dragon Ball; ci viene quindi da trasalire quando, in un'intervista doppia pubblicata in calce al volume, Toriyama suggerisce a Toyotaro di rilassarsi ed essere meno minuzioso, "imparando a tirare un po' via le cose". Le avventure originali di Goku e compagni avevano una periodicità settimanale, mentre Super viene pubblicato in Giappone al ritmo di un episodio al mese, quindi ben venga una maggior cura nel tratto, anche nelle fasi più concitate dove un approccio "grezzo" sarebbe comunque efficace.