Dragon Ball Super 2, la recensione
Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Dragon Ball Super, scritto da Akira Toriyama e disegnato da Toyotaro
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
La prima metà di Dragon Ball Super 2 entra nel vivo del Torneo di arti marziali del Sesto Universo, concludendo lo scontro con Frost e mostrando le potenzialità dei nuovi avversari: il robot Otto Magetta, il giovane saiyan Cabbe e infine il potente Hit.
La seconda parte del volume riporta in scena il Trunks del futuro, introdotto nella saga degli androidi e per il Cell Game; si tratta di un gradito ritorno, anche se qualche elemento narrativo appare un po' forzato e non è del tutto coerente con quanto raccontato in precedenza, come avviene spesso quando si tirano in ballo i viaggi temporali.
L'edizione Star Comics è di buona qualità: la copertina, la carta e la stampa dimostrano una cura consapevole dell'importanza del ritorno dei personaggi più amati di Akira Toriyama. Una piccola sbavatura nella traduzione italiana si riferisce in più occasioni al personaggio di Dabra, il sottoposto di Babidy che nella versione italiana del manga è però stato chiamato Darbula; sono entrambe traslitterazioni corrette del nome giapponese, ma viene a mancare una coerenza interna, considerando anche che l'adattamento è curato dalla stessa casa editrice che da ormai vent'anni continua a pubblicare Dragon Ball.