Dragon Ball FighterZ, divertimento over 9000 - Recensione
Non rimpiangerete più i bei tempi di Budokai: la recensione di Dragon Ball FighterZ
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Nonostante i primi screenshot e trailer parlassero chiaro, circa la qualità a cui ambiva e aspirava FighterZ, il gioco non ha goduto di vita facile, vessato dalle irrazionali critiche mosse dello zoccolo più intransigente degli appassionati, quando non dagli ultimi arrivati, saliti sul carro solo recentemente. “Non si può volare”, “ci sono pochi personaggi”, “con i vecchi giochi ci si poteva muovere liberamente in arene gigantesche”. Se ne sono sentite di ogni tipo e genere, ma ogni osservazione, per un motivo o per l’altro, non c’entrava il punto e, soprattutto, esprimeva giudizi netti su un prodotto che solo da qualche giorno ha ufficialmente debuttato sul mercato, spazzando via ogni incertezza, ogni dubbio, ogni conclusione prematura.
[caption id="attachment_181823" align="aligncenter" width="1000"] Equipaggiati di un buon televisore 4K e di PlayStation 4 Pro o Xbox One X, il gioco è capace di mandare in estasi qualsiasi amante dell’anime.[/caption]
La primissima sensazione che si ha, una volta impugnato il pad e superato lo shock delle prime, meravigliose, schermate che introducono all’incontro vero e proprio, è che si abbia a che fare con un picchiaduro padroneggiabile da chiunque, godibile anche da chi non è solito passare ore ed ore ad allenarsi per imparare intricatissime e complicatissime combo.
Arc System Works ha infatti ben deciso di abbinare ad alcuni tasti frontali del controller delle combo preimpostate, mosse spettacolari sotto il profilo scenografico ed estremamente efficaci, utilissime per infliggere ingenti danni all’avversario, senza per questo avere la necessità di imparare complessi comandi da impartire all’avatar. I trigger, inoltre, attivano gli assist e lo switch con gli altri personaggi che compongono il terzetto di eroi che rappresenteranno il vostro roster di combattimento. Anche in questo caso, con la semplice pressione di un tasto si può dare vita a mosse potenti che coinvolgono uno o più compagni in panchina.
Il combat system ruota attorno alle barre di energia, un indicatore che si ricarica col tempo e in relazione all’andamento dell’incontro, ma che si svuota ogniqualvolta si utilizza un attacco speciale. Ed è proprio questa feature a regalare enorme spessore alla produzione di Bandai Namco. Come è facilmente intuibile, solo concatenando le combo tra di loro ci si potrà garantire la vittoria contro gli avversari più esperti, magari pescati online in maniera del tutto casuale o nel corso di un torneo che coinvolge tutti gli utenti riuniti nella stessa stanza. La differenza la farà, per l’appunto, la gestione delle barre di energia, discriminante che determinerà il tipo di approccio utilizzato nel corso dello scontro, caratteristica che dipenderà anche dal tipo di lottatore scelto.
[caption id="attachment_181825" align="aligncenter" width="1000"] Molte scene d’introduzione agli scontri riprendono spezzoni già visti nell’anime.[/caption]
Da questo punto di vista, parliamo ovviamente di bilanciamento, Arc System Works ha svolto un ottimo lavoro, considerando l’ampia gamma di personaggi presi in considerazione. Sebbene chiunque, con la giusta dose di abilità, può avere la meglio su qualsiasi avversario, utilizzando il proprio beniamino, il team di sviluppo è riuscito nel difficilissimo compito di mantenere l’equilibrio, nonostante alcuni personaggi siano chiaramente ed evidentemente più forti di altri. Del resto, un Krillin che tiene testa facilmente a Cell, questo sì, avrebbe fatto infuriare chiunque. Eppure, nessuno è inutile, nessuno è spacciato a priori. Gli assist, in questo senso, tornano utilissimi, così come l’accumulo delle barre di energia per consentire, magari proprio al personaggio più debole del terzetto, di sprigionare un attacco particolarmente efficace contro un certo tipo di nemico. Tenshinhan, solo per fare l’esempio più esemplare, al costo di molta energia, può sprigionare tecniche semplicemente devastanti.
Tra le altre chicche elargite da Dragon Ball FighterZ, merita di essere citata la possibile evocazione del Drago Shenron, eventualità che comporta la “raccolta” delle famose Sfere tramite l’esecuzione di determinate combo e mosse. Dal momento che entrambi i giocatori condividono le Sfere collezionate, diventa fondamentale ottenere l’ultima prima del proprio avversario. I bonus elargiti, manco a dirlo, possono ribaltare completamente l’andamento di un incontro e spaziano dalla resurrezione di un compagno caduto, alla rigenerazione automatica della barra di salute, al potenziamento dei colpi.
Dragon Ball FighterZ ha tutto ciò che serve per gli amanti del manga e dei picchiaduro ad incontri. Lo stupefacente comparto grafico lascia semplicemente attoniti e conferma l’abilità degli artisti di Arc System Works. Le modalità di gioco proposte sono moltissime e accontentano sia il giocatore solitario, che avrà il suo bel da fare per sbloccare ogni personaggio e arena, sia per l’amante delle sfide online, che si sollazzerà a suon di incontri casuali e tornei di ogni genere.
[caption id="attachment_181824" align="aligncenter" width="1000"] Naturalmente anche il sonoro si dimostra all’altezza grazie a musiche riprese dall’anime e all’ottimo doppiaggio in giapponese e inglese.[/caption]
Ciò che è più, ci troviamo di fronte ad un titolo adatto a qualsiasi palato. Il combat system, difatti, si dimostra sufficientemente profondo da garantire sano divertimento al giocatore casuale, che potrà sfoderare incredibili combo anche senza alcun allenamento particolare, e a quelli più smaliziati, che impareranno progressivamente a concatenare tra loro le tante mosse disponibili e che sfrutteranno a dovere le barre d’energia accumulate.
Dopo tanti flop e titoli scialbi, finalmente Dragon Ball è tornato in grande spolvero con un capitolo degno della sua fama. Imperdibile per i fan, da tenere in seria considerazione se si è sempre stati attratti dal genere.