Dr. Strange - Chirurgo Supremo: Sotto i ferri, la recensione

Dr. Strange - Chirurgo Supremo è una storia solida, avvincente e ben congegnata, supportata da disegni freschi e accattivanti

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Doctor Strange #1, anteprima 01

L’impensabile è avvenuto! Le mani di Doctor Strange sono guarite e le sue abilità chirurgiche sono state ripristinate. Ora, però, Stephen sarà diviso tra i suoi doveri di Stregone Supremo e quelli di neurochirurgo. Con queste parole veniva presentata nell’autunno del 2019 la nuova serie dedicata a Stephen Strange scritta da Mark Waid per i disegni di Kev Walker. Se avete seguito la precedente gestione della testata dello sceneggiatore statunitense, sicuramente saprete che il Nostro ha stretto il cosiddetto patto con il diavolo che gli ha concesso di riprendere la sua attività di medico. In questa nuova avventura, dunque, vediamo Stephen dividersi tra i suoi doveri di Stregone Supremo e quelli di neurochirurgo in prima linea al McCarthy Hospital.

Queste sono le premesse di Dr. Strange – Chirurgo Supremo: Sotto i ferri, volume edito da Panini Marvel Italia che raccoglie i sei numeri della testata originale. Nonostante la buona qualità di queste pagine, la serie ha chiuso alla fine di questo arco narrativo. Su questa scelta, avrà influito non poco l’emergenza Coronavirus e il conseguente ridimensionamento delle pubblicazioni della Casa delle Idee.

Tralasciando questioni economiche e concentrandoci su quanto proposto da Waid e Walker, non possiamo non essere piacevolmente colpiti dalla riuscita di Sotto i ferri e dalla capacità con cui la storia riesce a catturare l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina. I motivi sono diversi e ci permettono di apprezzare ancora una volta di più le ottime doti di Waid. In primis, è affascinante tornare a vedere Strange in sala operatoria, ritrovarlo arrogante e caparbio medico in grado di salvare vite umane solo grazie alle sue incredibili doti; la sua determinazione è incrollabile e la maniera con cui gestisce la sua doppia attività è tanto avvincente quanto encomiabile, restituendoci un personaggio sicuro di sé e in controllo della sua vita.

"Dr. Strange - Chirurgo Supremo è una storia solida, avvincente e ben congegnata, supportata da disegni freschi e accattivanti"In seconda battura, non possiamo non apprezzare la maniera con cui l’ex sceneggiatore di Daredevil elevi all’ennesima potenza tutti gli aspetti legati alla vita da stregone di Stephen: dal ritorno di antichi avversari, al mistero intorno ai furti nella sua Forgia Mistica (il suo personale arsenale), agli scontri che impazzano e devastano la nostra realtà. Insomma, Waid spinge fortissimo sull’acceleratore e ci conduce in un viaggio ricco di sorprese e colpi di scena. Poco importa se avete scarse conoscenze del protagonista o del suo mondo, la felice intuizione inziale permette a chiunque di entrare in sintonia con i protagonisti di questa vicenda.

Infine, non possiamo non sottolineare l’ottimo lavoro di Walker al tavolo da disegno: il suo stile sintetico ci offre una rilettura fresca e dinamica di questo Chirurgo Supremo. Al contempo, resterete ammaliati dagli scenari mozzafiato creati ad hoc per queste incredibile avventura. Per alcune soluzioni, sembra di rivedere il Chris Bachalo apprezzato sulla serie durante la run con Jason Aaron, soprattutto per come vengono sfruttate le creature demoniache, inserite nel quotidiano e caratterizzate dai colori saturi di Java Tartaglia.

Giunti alla fine della lettura, dispiace non poter continuare a seguire questa nuova vita del Dottor Strange per semplici logiche di mercato: una storia solida, avvincente e ben congegnata viene supportata da disegni freschi e accattivanti, in un crescendo di emozioni che trova nel finale la sua brillante risoluzione. Tutto questo avrebbe meritato ben altro destino.

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