Dove sono gli umani? (speciale interattivo), la recensione

Dove sono gli umani? mette di fronte a molteplici scelte che portano a uno o più finali diversi, prima di un'unica conclusione

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Dove sono gli umani?, la recensione dello speciale animato interattivo, disponibile su Netflix dal 21 marzo.

L'intrattenimento negli ultimi anni si è gettato a capofitto nel concetto di multiverso e di linee temporali. Trainati dai Marvel Studios, passando per i vincitori degli Oscar come Everything Everywhere All at Once e Spider-Man: un nuovo universo (e relativo sequel in uscita a giugno), passando ovviamente anche da videogiochi e fumetti. Il concetto del multiverso però sposa alla perfezione il genere del racconto interattivo, quei prodotti speciali che chiedono allo spettatore di scegliere come proseguire nel racconto con dei bivi narrativi a schermo.

Dove sono gli umani? (We Lost our Human, in originale) è solo l'ultima interazione di questo genere interattivo. Un film animato concepito per i più piccoli, dove lo spettatore viene messo di fronte a molteplici scelte che lo porteranno a uno o più finali diversi.

La trama di Dove sono gli umani?

Dove sono gli umani? racconta di una famiglia allargata. L'egoista gatto Pud (Ben Schwartz), l'iperattiva cagnolina Ham (Ayo Edebiri) e la loro padrona vivono tutti sotto lo stesso tetto. Pud e Ham non vanno molto d'accordo, perché il micio vorrebbe tutte le attenzioni della padrona, mentre il cagnolino vorrebbe essergli solamente amico. Un giorno, litigando come loro solito, i due causano un corto circuito in tutto il quartiere che, in un modo inaspettato, porta alla scomparsa di tutti gli umani.

I due fratelli dovranno imparare a collaborare per ritrovare la propria umana, e starà allo spettatore decidere quale dei due personaggi seguire più nel dettaglio. Se si seguirà Pud, il gatto scoprirà sul proprio pelo tutti i suoi difetti, mentre cerca non solo di ritrovare la sorella, ma anche di ritrovare la sua padrona.

Se invece si opterà per Ham, il viaggio dei due li porterà prima in diversi universi, per poi concentrarsi sulla crescita della cagnolina, che dovrà capire come pensare prima di agire, tenendo considerazione anche dei sentimenti altrui. Durante il loro lungo viaggio, i due incontreranno esseri strambi e particolari, ognuno con la loro propria storia e che inviterà lo spettatore a scelte più o meno fondamentali.

Qualunque dei due protagonisti scegliate, Dove sono gli umani? ha una decina di finali dedicati. Nonostante questo, a differenza di produzioni simili, Dove sono gli Umani? ha una sola vera conclusione, e tanti finali alternativi che vi porteranno passo dopo passo ai titoli di coda.

Interattivo solo fino a un certo punto

Qualsiasi sia la vostra scelta, Dove sono gli umani? vi richiederà di essere completato per tre volte, prima di raggiungere il vero finale ideato da Rikke Asbjoern e Chris Garbutt. Questi ritorni sui binari però, sono ben giustificati dal racconto, e servono per far crescere i due protagonisti. Si tratta quindi sì di un film interattivo, ma al contempo di un mezzo con cui raccontare la propria storia. Una volta raggiunto il vero finale, potrete scegliere di vedere tutti quelli secondari, senza dover ripetere l'intera avventura. Si perde un po' il fascino della produzione interattiva, ma l'intento degli sceneggiatori di raccontare una vera conclusione per i due fratelli è comprensibile.

A conti fatti si tratta di un buon prodotto per i più piccoli, che sfrutta il multiverso e l'interattività per veicolare un messaggio di amore fraterno, attraverso una comicità spesso slapstick e con diversi giochi di parole. Schwartz ed Edebiri sono a proprio agio con i ruoli da protagonisti, regalando delle splendide performance. Nulla da segnalare invece sotto l'aspetto sonoro, con musiche che fanno semplicemente il proprio lavoro d'atmosfera.

Nelle circa due ore necessarie a portare a termine il viaggio multidimensionale di Ham e Pud, il bambino si divertirà con momenti di comicità slapstick, divenendo quasi autore del proprio racconto, e l'adulto passerà una piacevole serata facendogli compagnia sul divano. Ovviamente, se avete un bambino dentro di voi di qualunque età, potete godervi ugualmente il viaggio multiversale dei due fratelli pelosi.

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