DoubleDuck vol. 1, la recensione
La Definitive Collection propone il primo volume delle avventure di DoubleDuck
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Anche DoubleDuck ha per protagonista un alter ego di Paperino, questa volta non impegnato a vigilare su Paperopoli con maschera e mantello, ma pronto a eseguire missioni segrete come un novello 007. L'ispirazione al celebre personaggio creato da Ian Fleming è evidente, esplicitata attraverso le illustrazioni di copertina che ne riprendono le tipiche pose e l'estetica, ma anche dalle citazioni dei titoli di alcuni film nascoste tra i dialoghi. Non si tratta però di una mera parodia di James Bond, bensì una rielaborazione dell'intero genere narrativo, considerando anche titoli meno longevi come Mission: Impossible e Alias.
Va detto che la stretta collaborazione tra i due causa alcuni problemi alla relazione tra il Nostro e una Paperina in preda alla gelosia, e questo è solo uno dei numerosi momenti in cui la vita ordinaria dello sfortunato papero viene influenzata dalla sua nuova attività. È divertente vederlo interagire sotto copertura anche con Gastone e Zio Paperone; un approccio diverso da quello di Pk - che all'epoca aveva sostanzialmente vissuto in un mondo a sé stante, raramente a contatto con il classico cast di Paperopoli - e permette di sfruttare maggiormente il carattere originale di Paperino e le sue storiche relazioni.
In passato erano già stati pubblicati due volumi che raccoglievano una selezione di storie di DoubleDuck, ottime proposte per chi non aveva seguito le avventure del personaggio su Topolino, ma prive di una progettualità a lungo termine. La Definitive Collection di Panini Comics è invece la collana ideale per riproporre interamente questa serie, con l'aggiunta di interviste agli autori, bozzetti e soprattutto un approccio cronologico che potrebbe creare un minimo di ordine in una saga caratterizzata da una trama decisamente intricata.