Dottoressa Aphra vol. 3: Padronanza, la recensione

Abbiamo recensito per voi Dottoressa Aphra vol. 3: Padronanza, edito da Panini Comics

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Doctor Aphra #14, copertina di Ashley Witter

La Dottoressa Chelli Lona Aphra è uno dei personaggi più interessanti presenti all'interno dell'universo di Star Wars, nonostante non sia sicuramente tra i più celebri, vista la sua assenza dalla saga cinematografica. Dipinta come una delle più intraprendenti canaglie che popolano la galassia lontana lontana, l'archeologa un tempo al servizio di Darth Vader lavora su quel confine molto labile che separa il bene e il male con una condotta fatta di sotterfugi e inganni di vario tipo.

Da quando hanno avuto inizio le sue avventure, la ragazza ha visto diversi mutamenti del suo status quo, fino ad arrivare all'antefatto alla base del volume in oggetto: ora è una sottoposta di Triplo Zero, il droide omicida un tempo alle sue dipendenze, e coinvolta suo malgrado in un'operazione criminale su vasta scala. Ancora una volta, la sua missione è di ricerca e recupero; in questo caso, della memoria perduta del suo padrone, collocata in un luogo decisamente ben difeso e sorvegliato.

Dottoressa Aphra vol. 3: Padronanza, edito da Panini Comics, raccogliere le storie scritte da Kieron Gillen (Iron Man) e Simon Spurrier (Disenchanted) per i disegni di Emilio Laiso (Grimm Fairy Tales) precedentemente pubblicate in Italia sul mensile Darth Vader e negli Stati Uniti, dalla Marvel, sugli albi Doctor Aphra #14/19.

Prendendo una piega più introspettiva sul modo di intendere la vita da parte della protagonista, questo nuovo spaccato offre ai lettori la possibilità di dare uno sguardo ad alcuni suoi lati più intimi e personali: al suo rapporto con la morte e - un po' a sorpresa - alla sua vita sentimentale.

Doctor Aphra #15, copertina di Ashley Witter

In effetti, è proprio il secondo aspetto uno dei punti di forza che rendono particolarmente riuscita questa avventura: il rapporto tra la protagonista e un'altra pericolosissima donna, Magna Tolvan, ex capitano imperiale che si ritrova, suo malgrado, nuovamente in contatto con lei. Tra loro traspare subito quel classico clima ambivalente di attrazione e repulsione che fa brillare una tensione fisica ed emotiva. Ne è la prova che, fin dalle prime battute di questa storia, l'omosessualità della Dottoressa viene resa esplicita in modo elegante e in armonia con gli altri contenuti, sottolineando la naturalezza intrinseca della cosa.

Parimenti, un altro pregio del volume è sicuramente la rappresentazione della squadra sgangherata che segue Aphra in missione: un mucchio selvaggio di delinquenti che genera in egual modo siparietti comici e situazioni di estremo pericolo, rendendo la lettura ancora più leggera e piacevole.

Inoltre, è doveroso sottolineare come l'approfondimento psicologico di Triplo Zero, villain che ormai non ha più alcuna remora morale, sia quella scintilla di lucidissimo sprezzo del pericolo e della vita umana che fa infiammare il racconto.

Con questa prova, Gillen e Spurrier firmano una storia sopra le righe, colma di dettagli e situazioni interessanti. A sottolineare la qualità del loro lavoro, i disegni di Laiso e i colori di Rachelle Rosenberg, due professionisti di livello che danno forma e carattere a ogni elemento presente nelle tavole, riuscendo a rendere ogni piccola curiosità un aspetto che tiene il lettore incollato alle pagine con la voglia di saperne di più.

Come risultato, Padronanza è un volume talmente ben riuscito da dare al lettore l'impressione che finisca "troppo presto", come se le 136 pagine che lo compongono fossero solo un piccolo e sorprendente sguardo sulla quotidiana follia in cui vive la carismatica archeologa.

Star Wars: Doctor Aphra #16, copertina di Ashley Witter

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