Dormi West, Devy Crock e gli altri - Il western di Pier Luigi Sangalli, la recensione
È innegabile che siano prodotti invecchiati male, con uno stile di narrazione desueto e un comparto visivo troppo spoglio per poter giocare ad armi pari con i titoli odierni
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Dormi West, Devy Crock e gli altri - Il western di Pier Luigi Sangalli è un volume che può affascinare il lettore più per il suo valore storico che per la qualità intrinseca delle storie che vi sono contenute. Non parliamo di grandi Classici come possono essere i lavori di Hugo Pratt o Andrea Pazienza, né di successi del passato come Capitan Miki o Diabolik. Durante la lettura possiamo però recuperare una tipologia di storie che può essere considerata la "serie C del Fumetto italiano", lontana dalle opere più blasonate e ristampate, ma comunque importanti per tratteggiare il ruolo della nona arte in Italia in un determinato periodo storico.
Sangalli crea una serie di protagonisti che in qualche modo sono la parodia di altre figure più nobili: Dormi West è un pigro sceriffo a cui piace trascorrere il tempo sulla sua amaca, Devy Crock è una rivisitazione del Davy Crockett reso celebre in quegli anni da un serial televisivo Disney, Giannina Calamity è una bambina con il medesimo piglio di Calamity Jane mentre il Caporale Pignatta è un ranger con una predilezione per il cibo.
Sono personaggi simpatici ma con una caratterizzazione flebile, tanto dal punto di vista della scrittura quanto graficamente. Anche le trame si dimenticano rapidamente e in qualche modo si assomigliano abbastanza tra di loro, tra banditi che compiono rapine e indiani da aiutare. È innegabile che siano prodotti invecchiati male, con uno stile di narrazione desueto e un comparto visivo troppo spoglio per poter giocare ad armi pari con i titoli odierni, ma anche con gli altri fumetti di quell'epoca ricordati ancora oggi. Ma è comunque una testimonianza in grado di regalare un sorriso nostalgico a chi ha letto questi fumetti in giovane età, oltre a rappresentare un campione di prodotti meno rappresentati che rischiano di essere dimenticati in mezzo alle continue riproposte delle opere più celebri.