Doom Patrol 1×15 “Ezekiel Patrol”: recensione [FINALE DI STAGIONE]
La nostra recensione del quindicesimo episodio della prima stagione di Doom Patrol intitolato Ezekiel Patrol
Ezekiel Patrol, riprende esattamente da dove l'episodio precedente ci aveva lasciati, dalla rivelazione di Niles Caulder, strappatagli da Mr. Nobody, che tutti i membri della Doom Patrol sono in realtà frutto di un suo terribile esperimento e che gli "incidenti" che hanno loro cambiato la vita sono stati provocati dall'uomo che tutti loro veneravano quasi come un Dio. Mentre lo scopo di Mr. Nobody è evidente, distruggere l'eredità del Capo e fargli terra bruciata attorno per farlo sentire, appunto, un signor nessuno, le motivazioni di Niles restano un mistero, fino a che una serie di flashback, intervallati dal racconto di cosa sia successo a Larry, Rita, Cliff, Vic e Jane dopo questa rivelazione, ci chiarirà le idee.
Vic è tornato a lavorare con suo padre, ma si comporta per lo più come un recluso, rifiutandosi di uscire di casa e trattando solo casi in cui possa intervenire da remoto, Cliff cerca di venire a patti con il fatto che il Capo sia responsabile della sua (cervello a parte) e della morte della moglie e dalla sua separazione dalla figlia ed ogni sera, in una delle scene forse più dolci e malinconiche dell'episodio, scopriamo che porta di nascosto del cibo caldo a Jane, lasciandolo fuori dalla porta del camper dove vive, parcheggiato sotto lo squallido sottopassaggio di una buia strada.
Ed infine Jane, alla quale è forse dedicata la parte di episodio più struggente, cerca disperatamente un modo per mettere a tacere il dolore e lo trova infine in una droga a base di oppioidi sintetizzata da Niles stesso, che ruberà a Joshua e che metterà finalmente a dormire tutte le sue personalità: nella scena che si svolge in un parco in una giornata di sole splendente, vedremo infatti tutte le personalità di Jane accasciarsi lentamente al suolo per trovare finalmente risposo, ma contemporaneamente vedremo anche la piccola Kay rimanere sveglia, mentre viene ancora una volta perseguitata dalla spaventosa litania del padre e mentre Jane le chiede scusa, un momento prima di chiudere gli occhi, per non essere più in grado di proteggerla.
I flashback dedicati a Niles Caulder non saranno altrettanto facili da assimilare in termini di emozioni, perché dimostreranno quanto freddo ed indifferente fosse il Capo all'inizio della sua missione di procurarsi la vita eterna attraverso esperimenti di insensata violenza, mettendolo sotto una luce in cui non lo avevamo mai visto nell'arco di questa stagione. Scoprendo poi la sua tenera amicizia con la Elinore, la madre di Vic, l'unica a cui abbia mai confidato cosa abbia fatto, le conseguenze delle sue azioni risultano persino più ingiustificate quando ci si rende conto che è stato proprio lui ad architettare l'incidente che l'ha uccisa e che ha costretto Silas a trasformare il figlio in un cyborg. Conoscere inoltre le sue motivazioni non renderà più facile le cose, ma metterà forse tutto in prospettiva: Niles ha infatti una figlia di nome Dorothy Spinner, che tiene isolata dal resto del mondo affidata alle cure di Danny the Street, per controllarne i poteri immensamente distruttivi ed ha fino ad ora cercato la chiave per allungarsi la vita per il solo scopo di proteggerla e tenerla sotto controllo.
Ma nemmeno questo, come gli dirà chiaramente in faccia Silas, il padre di Vic, a cui la moglie prima di morire aveva raccontato la verità su Niles, lo scagionerà dai suoi peccati, soprattutto quando il suo amore di padre ha distrutto così tante famiglie.
In questa nota così oscura, persino Mr. Nobody, una volta ottenuta la sua vendetta, sembra aver perso completamente ogni scopo nella vita e passa le sue giornate seduto sul gabinetto a leggere recensioni pessime della serie di cui ha fatto parte e del suo ruolo di fallimentare cattivo prima di ribellarsi a questo cliché e unire le forze con lo scarafaggio/predicatore Ezekiel (a cui presta la voce Curtis Armstrong) e con l'Ammiraglio Whiskers (il topo a cui la Doom Patrol ha ucciso accidentalmente la madre schiacciandola con il loro scuolabus) per ideare un nuovo piano.
Fatto sta che la Doom Patrol raggiunge senza troppe difficoltà Danny ed è finalmente battaglia!
Appena arrivano nel quadro, però, scoprono che la situazione è sfuggita ancora una volta di mano al suo narratore Mr. Nobody e che Dorothy ha preso il sopravvento, trasformando Ezekiel e l'Ammiraglio Whiskers in due giganti che stanno distruggendo tutto quello che trovano. Grazie a Rita, che ancora una volta dimostra di essere il vero leader del Team, Mr. Nobody riprende il filo della storia e si fa prendere talmente la mano dalla narrazione da non rendersi conto, alla fine di tutto, di aver condannato se stesso e Ernest Franklin, alias Beard Hunter, (nonché l'uomo che ha tradito Niles, rivelando il suo segreto a Mr. Nobody in cambio di alcuni peli di succulente barbe) a rimanere imprigionati in una tela bianca, mentre la Doom Patrol fugge attraverso un portale, all'interno dello stomaco di Ezekiel, dopo essere stati ingoiati (con Cliff che passa dallo stomaco del topo a quello dello scarafaggio grazie ad un'intensa sessione di pomiciata tra i due mostri) ed aver salvato anche la figlia di Niles.
Si conclude così questa stagione di Doom Patrol che, a nostro avviso, non è solo indiscutibilmente la migliore serie su un gruppo di antieroi che possiate trovare in televisione al momento, ma probabilmente anche una delle migliori serie TV in generale, pochi show sono riusciti con pari risultati a bilanciare emozioni e puro divertimento come questo ha fatto per ben 15 episodi e anche se i Power that Be decidessero malauguratamente di non rinnovare la serie, il finale di stagione sarebbe riuscito comunque a chiudere il cerchio narrativo senza lasciare gli spettatori frustrati, ma fornendo comunque loro quella giusta dose di curiosità per un eventuale futuro assieme a questi incredibili, folli e coraggiosi personaggi.
Doom Patrol, attualmente inedita in Italia, è disponibile negli Stati Uniti sul servizio streaming DC Universe.