Doom Patrol 1×10 “Hair Patrol”: recensione
La nostra recensione del decimo episodio della prima stagione di Doom Patrol intitolato Hair Patrol
E invece eccoci qui, quel giorno è arrivato!
Come ormai Doom Patrol ci ha abituati, proprio quando eravamo sul punto di domandarci che fine avesse fatto Niles Caulder, gli autori gli hanno dedicato un intero episodio che esplora la sua storia d'origine.
Nel lontano 1913, il che fa del personaggio un centoseienne piuttosto in forma, Caulder si trovava in Canada in missione per il Bureau of Oddities, la versione di inizio del secolo scorso di ciò che si trasformerà nel moderno Bureau of Normalcy la cui mission abbiamo appreso nella puntata precedente, a caccia di strane creature e dopo un incontro con un branco di lupi viene salvato da una donna dell'età della pietra con la quale instaura una relazione sentimentale che durerà qualche anno e che interromperà per tonare alla civiltà e proteggerla così dai rischi della vita moderna. Il Caulder che vediamo nell'episodio, nonostante in passato ci siano stati dati dei cenni che l'uomo non sia il protettore privo di difetti che i membri della Doom Patrol credono, è ancora un uomo che agisce con le migliori intenzioni e si distingue molto dalla figura pericolosa e poco limpida dei fumetti.
Quando lo vediamo alle prese con Mr. Nobody, ancora suo prigioniero, che con grande caparbietà rifiuta di farsi spezzare dalle invasioni del suo nemico nei suoi pensieri e nei suoi più reconditi ricordi, ci rendiamo anche conto di come la missione della sua nemesi sia quella di esporne la vera natura al mondo e smascherarne l'ipocrisia, anche se non ci è ancora dato di sapere perché Mr. Nobody ce l'abbia tanto con lui.
Nel frattempo, nel rifugio della Doom Patrol, mentre Robotman è occupato salvare Jane da se stessa, Cyborg e Rita se la devono vedere con Ernest Franklin, alias Beard Hunter, un personaggio ben diverso dalla sua atletica versione cartacea il cui compito, assegnato dal Bureau of Normalcy, è quello di dare la caccia a Caulder. Ciò che salta subito agli occhi è che persino i suoi colleghi del Bureau sono disgustati dalle peculiari capacità del personaggio che, una volta mangiati i peli della barba dei suoi nemici, è in grado di sentirne ogni pensiero e vederne ogni ricordo, facendo di lui un nemico imbattibile capace di anticipare ogni mossa degli uomini ai quali dà la caccia. Oltre alla disgustosa ma efficacissima scena a cui abbiamo già fatto cenno, Ernest dà prova delle sue mirabili capacità anche con Cyborg, di cui sembra essere un fan e del quale non vede l'ora di assaggiare la barba, come si vedrà in un'altra spettacolare ripresa al rallentatore in cui osserverà un pelo di Vic cadere sul pavimento provocargli l'acquolina in bocca, con tanto di bollicina di saliva che scoppia con rumorosa soddisfazione. Nonostante il suo impressionante potere, Cyborg e Rita riusciranno a liberarsi di lui un attimo prima che il resto della gang torni in sé, senza che sia stato fatto nessun passo avanti circa l'ubicazione del loro mentore che magari, considerata l'abilità di questo cacciatore decisamente peculiare, potrebbe essere scovato proprio da Beard Hunter aiutando così involontariamente il resto della Doom Patrol.
La prima stagione di Doom Patrol va in onda ogni venerdì su DC Universe, la piattaforma di video-on-demand della DC Comics.