Doom Patrol 1×04 “Cult Patrol”: la recensione

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Spoiler Alert
Il quarto episodio di Doom Patrol, come suggerisce il titolo stesso, introduce il mondo della magia e dell'occultismo nella serie con i nostri antieroi a vedersela con il culto dell'Unwritten Book (il libro non scritto) e la città perduta di Nurnheim, nella quale Jane e Robotman verranno trasportati nel tentativo di impedire l'apocalisse con l'arrivo del Decreatore.

Accantonata, almeno per questa puntata, la ricerca di Caulder e Mr. Nobody, lo sgangherato gruppo viene coinvolto in questa nuova missione dall'arrivo del mago e detective dell'occulto Willoughby Kipling (Mark Sheppard) creato per il fumetto di Doom Patrol da Grant Morrison quando la DC Comics mise il veto all'utilizzo del personaggio di John Constantine ed apparso per la prima volta nel numero 31 della serie a fumetti, pubblicato nell'aprile del 1990.
Non sorprende quindi che le similitudini tra i modi di Kipling e quelli di Constantine, portato in vita nell'Arrowverse da Matt Ryan attuale membro del team delle Leggende, siano evidenti, entrambi hanno un atteggiamento scanzonato ed apparentemente menefreghista che sembra prediligere la missione sopra ogni altra cosa, sebbene l'ironia e l'umanità che Ryan ha portato nel personaggio abbiano dato a Constantine quella spinta in più e quella carica umana che mancano invece al trasandato Kipling che tuttavia si adatta perfettamente ai toni della serie.

Questo nuovo elemento di disturbo all'interno di un gruppo che, per quanto scomposto, comincia a formare tra i suoi membri un solido legame, porta Jane, Rita, Victor, Larry e Cliff ad agire per la prima volta come un vero team, unito nell'intento di proteggere il malcapitato Elliot dalla furia della madre Martha (Lilli Birdsell) che lo ha cresciuto, mentendogli, per prepararlo al suo ruolo di portatore di distruzione ed impedire così la fine del mondo.

Tra gli episodi che abbiamo visto fino ad ora, Cult Patrol è forse il meno intimista, sebbene non manchino riflessioni di un certo spessore sul ruolo di un supereroe, un titolo - secondo Rita - non facile da portare per tutte le aspettative che suscita nelle persone o sulla continua lotta interiore che Larry deve affrontare con la sua controparte Negative Man.
E proprio Rita (April Bowlby), il personaggio forse meno sviluppato nel gruppo fino ad ora, comincia a dare segni di cedimento rispetto all'indifferenza che ha mostrato fino a questo momento a quasi tutto ciò che le è successo, facendosi coinvolgere da Elliot e dalla sua storia ed impedendo soprattutto a Kipling di ucciderlo, dando così al resto del team più tempo per impedire il compiersi del suo tragico destino di portatore di distruzione.

Nonostante i problemi a gestire il suo altalenante umore, anche il rapporto padre-figlia tra Cliff e Jane va delineandosi sempre più e dalla violenta reazione della personalità protettrice di Jane, Hammerhead, quando si risveglia tra le braccia di Robotman all'inizio dell'episodio, sembra che gli autori si stiano preparando a raccontarci anche la storia di questo complesso personaggio e dei terribili abusi che hanno portato Kay Challis, cioè Jane, a spezzarsi in ben 64 distinte personalità.

Oltre alla solita commedia dell'assurdo, Cult Patrol regala anche dei solidi effetti visivi con Cyborg ed il suo cannone sonico e Kipling con la sua spada fiammeggiante, continuando a bilanciare perfettamente i folli contenuti che caratterizzano il fumetto con personaggi dal profondo spessore umano e di cui, da spettatori, siamo ansiosi di conoscere la storia.

La prima stagione di Doom Patrol va in onda ogni venerdì su DC Universe, la piattaforma di video-on-demand della DC Comics.

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