DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1, la carneficina di demoni non è ancora finita | Recensione

DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1 è un buon DLC che non mancherà di rallegrare i fan della saga e tutti coloro che hanno amato alla follia l’avventura principale

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1, la carneficina di demoni non è ancora finita | Recensione

Nonostante un’estinzione di massa evitata per un soffio, il lavoro del Doom Slayer non si è affatto concluso con il termine della campagna single player dello spettacolare DOOM Eternal, senza alcun dubbio tra i titoli più d’impatto di questo 2020 che finalmente, è il caso dirlo una volta tanto, volge lentamente al termine.

Disinnescata una minaccia, difatti, se ne è subito presentata un’altra. O meglio: la stessa, sotto nuove vesti. Liberi dal controllo dei Maykr, i demoni hanno ripreso indisturbati a dedicarsi a ciò che gli riesce meglio, ossia distruggere e devastare, costringendo il protagonista a prendere provvedimenti quanto mai drastici ed efficaci.

L’arco narrativo, accessorio nell’economia generale del prodotto, come del resto la saga insegna, mette sul fuoco carne a sufficienza per ingolosire il palato dei fan di primo pelo. L’intreccio non tarda a coinvolgere volti più o meno noti, che espandono ulteriormente gli orizzonti della lore del brand, coinvolgendo il Doom Slayer in un’avventura certo prevedibile e priva di chissà quali risvolti tematici, ma ugualmente coinvolgente e rispettosa del mood della produzione.

[caption id="attachment_219499" align="aligncenter" width="1000"] Artisticamente, il DLC regge tranquillamente il paragone con l’avventura principale[/caption]

Per un motivo o per l’altro, insomma, per altre cinque ore circa vi ritroverete nuovamente in mezzo a orde di mostruosità assortite, con l’unico obiettivo di sopravvivere, ricacciando all’inferno ogni cosa si muova sullo schermo.

DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1, è bene specificarlo, non si inventa praticamente nulla di nuovo, configurandosi sin dal primo minuto come una naturale continuazione di quanto vissuto ed esperito nella campagna principale.

Ciò significa, innanzitutto, che ricomincerete con gli stessi potenziamenti ottenuti e sboccati in precedenza, garantendovi sin dall’inizio una notevole potenza di fuoco ed incredibili abilità ginniche che dovrete sfruttare affondo per salvare la pelle.

Per controbilanciare quello che sulla carta potrebbe sembrare un vantaggio netto dell’utente nei confronti degli avversari, i designer di id Software hanno preso, sostanzialmente, due precauzioni.

Da una parte, la software house ha inasprito ulteriormente l’inferiorità numerica in cui verserete puntualmente. Alle orde di demoni che già conoscete, inoltre, si aggiungeranno nuove tipologie di nemici, tra i quali vale la pena citare gli spettri, che dovrete eliminare con il fucile al plasma, dopo aver abbattuto i corpi ospitanti di cui si impossesseranno, incrementandone ulteriormente ferocia e forza.

Dall’altra, gli sviluppatori hanno optato per arene particolarmente ristrette. La svolta del level design ha il chiaro ed effettivo intento di rendere ancor più complesso per il Doom Slayer la progressiva eliminazione delle minacce, tanto più che spesso e volentieri vi ritroverete con le spalle al muro, impossibilitati a trovare una facile via di fuga. Inoltre, diventa ancor più complesso dividere i gruppi di nemici, con il risultato che dovrete avere ancora più pazienza, consapevoli che le fila nemiche andranno indebolite e sfoltite con offensive ancora più brevi e frenetiche rispetto al passato.

All’atto pratico, DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1 risulta ancora più difficile della campagna principale del gioco, soprattutto se giocato a livello Incubo o superiore, dove si palesa uno dei due principali difetti del DLC, ovvero un lieve sbilanciamento della difficoltà che rende semplicemente frustranti alcuni passaggi, pochissimi per fortuna.

L’altro difetto, è riconducibile al totale predominio delle fasi di combattimento sull’esplorazione. DOOM Eternal, difatti, ci aveva conquistato anche per la sua capacità di variare l’azione, proponendo fasi lievemente più ragionate, dove si aguzzava la vista in cerca del sentiero nascosto che avrebbe condotto il giocatore ad un potenziamento o ad un gustoso collezionabile.

[caption id="attachment_219500" align="aligncenter" width="1000"] Non mancano alcuni potenziamenti nuovi di zecca[/caption]

Da questo punto di vista, il contenuto aggiuntivo in esame è estremamente più lineare e diretto. Non mancano i salti tra piattaforme, né i segreti da scoprire, ma si tratta di brevi momenti transitori tra una sparatoria e l’altra.

Tecnicamente solidissimo, del resto il motore grafico è lo stesso del gioco principale, artisticamente convincente, le nuove ambientazioni sono suggestive almeno quanto quelle che avete avuto la fortuna di visitare mesi addietro, DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1 è un buon DLC che non mancherà di rallegrare i fan della saga e tutti coloro che hanno amato alla follia l’avventura principale.

Qualche sbavatura c’è, soprattutto in termini di bilanciamento dell’esperienza, ma smembrare demoni è divertente e soddisfacente esattamente come ve lo ricordavate.

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