DOOM + DOOM II, la recensione

Con meno di dieci euro vi portate a casa un pacchetto di titoli leggendari, capace di celebrare e rafforzare l'iconicità di DOOM

Condividi

Puntuale come ogni anno, anche l'edizione del 2024 del Quakecon ha portato una ventata di novità per i titoli di id Software. Durante la diretta streaming della scorsa settimana infatti, Marty Stratton e Hugo Martin di id Software sono saliti sul palco principale per annunciare la nuova e definitiva riedizione combinata di DOOM + DOOM II.

Disponibile su tutte le console e su PC dal 9 di agosto, DOOM + DOOM II è l'edizione definitiva dei due storici capitoli. Inoltre l'annuncio è arrivato con una sorpresa inaspettata, chiunque fosse già in possesso di DOOM o di DOOM II, otterrà gratuitamente questa nuova versione, semplicemente come update da scaricare. Tutti gli altri possono trovarlo sugli store ufficiali per poco meno di dieci euro o incluso nel catalogo Game Pass. Ma cosa contiene questa inattesa collection? Scopriamolo insieme in questa recensione infuocata.

DOOM è sempre DOOM

Il piatto forte della collezione è ovviamente composto dai due titoli leggendari che hanno rivoluzionato il mercato rispettivamente nel 1993 e nel 1994. Sviluppato da id Software e originariamente pubblicato nel 1993, il primo capitolo della serie è stato il gioco che ha reso popolare il genere degli sparatutto in prima persona, stabilendo uno standard per tutti i titoli a venire. Nel corso di questi vent'anni è arrivato non solo su tutte le console, ma perfino sui frigoriferi e nelle automobili. Quando si parla di leggende non si può non nominare DOOM e, pad alla mano, risulta un titolo frenetico come vent'anni fa.

Lo stesso si può dire del suo sequel, classe '94, che quest'anno compie trent'anni. Acclamato dalla critica e ancora diabolicamente più folle del suo predecessore, il secondo capitolo introduceva nuove armi e nuove minacce, tutte fedelmente riproposte da Nightdive Studios, che ha sviluppato questa nuova collezione in collaborazione proprio con id Software.

Oltre ai due titoli principali, nella collezione trovano spazio una serie di episodi bonus con cui prolungare le proprie esperienze. Stiamo parlando di tutti i capitoli speciali sviluppati nel corso degli anni, che trovano spazio al fianco delle due colonne portanti, offrendo tante sfide agli amanti dello sparatutto in prima persona. Ma soprattutto, c'è un nuovo episodio inedito intitolato Legacy of Rust, sviluppato appositamente per questa nuova edizione, che introduce nuove armi e mostri demoniaci.

Tornare su DOOM è sempre un piacere, farlo per un episodio inedito è ancora meglio. Legacy of Rust si finisce in un'oretta (a seconda della difficoltà e della vostra abilità) ma è un'ottima aggiunta per quello che è un pacchetto di titoli pieno di sorprese.

Dietro la porta c'è un'altra sorpresa

Avviando la collection, non solo troverete dei titoli rimasterizzati, con un rendering ottimizzato, il supporto al 4K e ai 60fps (sulle piattaforme che lo consentono) e con salvataggi e caricamenti rapidi in ogni momento delle vostre partite. L'offerta non è solo tecnica ma anche di contenuto: oltre ai capitoli single player, è stata aggiunta una modalità multigiocatore, sia co-operativa che competitiva, in cross platform e al momento largamente popolata. E non è finita: come se non bastasse potete accedere alle mod della community e giocare altre mappe pensate apposta dai fan della serie. Qualcosa di potenzialmente infinito, dato che la community sviluppa nuovi livelli da circa trent'anni.

C'è anche una nuova rimasterizzazione della colonna sonora fatta da Andrew Hulshult, che curerà anche le musiche del nuovo capitolo in arrivo nel 2025. Fa il suo lavoro, ma per i puristi della serie le colonne sonore originali di Mick Gordon (allontanato per dissapori dopo DOOM Eternal) sono comunque selezionabili con un semplice click.

Insomma: mi è difficile pensare anche a un singolo difetto di questa sorpresa inaspettata, per meno di dieci euro vi portate a casa un pacchetto di titoli leggendari, capace di celebrare e rafforzare l'iconicità di DOOM. L'unica scusa per non affrontarla è non aver tempo per discendere negli inferi.

Continua a leggere su BadTaste