Donkey Kong Adventure è l'espansione che non ti aspetti di Mario + Rabbids Kingdom Battle – Recensione

Mario + Rabbids Kingdom Battle si arricchisce di un contenuto aggiuntivo notevole: la recensione di Donkey Kong Adventure

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Mario + Rabbids Kingdom Battle, a un anno dall'uscita, è ancora uno dei migliori titoli per Nintendo Switch. Come non poteva esserlo? La passione di Davide Soliani, la cui storia lavorativa e personale nei confronti del mondo dei videogiochi è già un promemoria per le generazioni future, ha fatto sì che questa unione tra i mondi Ubisoft e Nintendo risultasse qualcosa di prezioso. Donkey Kong Adventure è il primo DLC corposo, con una nuova porzione di storia, che poteva essere un compitino come altri ed invece è una nuova prova di forza del team di sviluppo.

Ma andiamo con ordine. Come suggerisce il nome, stavolta a fare capolino nel mondo dei deliranti Rabbid è proprio Donkey Kong, lo scimmione da sempre svestito di Nintendo. Come annunciato dal team, DK non è solo un nuovo personaggio con le sue armi e capacità, ma è foriero di tutta una nuova serie di dinamiche all’interno dell’economia ludica dello strategico, ed è protagonista di una nuova avventura ambientata nelle sue iconiche location boschive.

La lavatrice che aveva già creato tutti il patatrac che ha portato i Rabbid ad abitare e fondersi con il Regno dei Funghi è, ovviamente, di nuovo malfunzionante. Ed altrettanto prevedibilmente, ad aggiustarla non sarà un competente coniglietto (ammesso che ce ne sia uno), ma una serie di ben assestati sganassoni da parte di Rabbid Kong. Inizia così l’avventura di Rabbid Peach la quale, insieme al robot Beep-0 e allo stesso scimmione Rabbid, viene catapultata in un mondo tropicale. Mondo che, dopo poco, scopriremo essere proprio quello di Donkey Kong.

Già dai brevi scampoli di narrazione che introducono l’avventura è possibile capire quanto, ancora una volta, il team abbia voluto raccontare una storia prima di tutto spassosa. Rivediamo quindi le incisive espressioni dei personaggi che, pur non parlando, riescono immediatamente a trasmettere al giocatore la cifra di ciò che sta succedendo.

[caption id="attachment_187147" align="aligncenter" width="1920"]Mario + Rabbids Kingdom Battle Donkey Kong Adventure screenshot Gli scenari sono ancora una volta sul pezzo[/caption]

I Rabbid anziani che, con tanto di coppola, guardano Rabbid Kong prendere a manate la lavatrice; Rabbid Peach che non fa altro che scattare selfie (a volte anche con i nemici) ed approfittare di ogni momento per stare al centro dell’attenzione; la new entry Rabbid Cranky (che è la crasi tra uno dei conigli e Cranky Kong), avventuriero brontolone che inveisce contro i nemici, con tanto di maglioncino ed attitudine a sbagliare sempre direzione o rimanere indietro (esilarante il momento in cui Donkey Kong gira letteralmente Cranky per aprire una serratura la cui chiave è impugnata dal vecchietto).

La storia pone l’attenzione maggiormente su Rabbid Peach, che in Donkey Kong Adventure sarà anche al centro delle attenzioni amorose di Rabbid Kong, con delle scene fuori di testa. Tutto il resto della messa in scena è invece un grandissimo omaggio a Donkey Kong, ai suoi colori, mondi e musiche.

"Oltre ad una resa estetica e narrativa molto interessante, il vero cuore della produzione sono le nuove dinamiche di gameplay, che Donkey Kong porta sulle sue massicce spalle"Grant Kirkhope ci mette di nuovo del suo per creare un accompagnamento sonoro di prim’ordine, capace di rievocare con eleganza buona parte dei temi presenti nelle avventure dello scimmione con la cravatta, rielaborandoli sempre con grande delicatezza. Esteticamente gli scenari offrono degli scorci ancora più suggestivi rispetto a quelli visti nell’avventura originale, con una varietà di soluzioni estetiche notevoli, difficili da immaginare pensando all’idea del paradiso tropicale di partenza.

Questa espansione (14,99€, inclusa nel season pass) è un vero e proprio nuovo scampolo di campagna che può portarvi via quasi una decina di ore, per non parlare delle sfide nei livelli già affrontati e degli oggetti da collezionare. Oltre ad una resa estetica e narrativa molto interessante, il vero cuore della produzione sono le nuove dinamiche di gameplay, che Donkey Kong porta sulle sue massicce spalle.

[caption id="attachment_187148" align="aligncenter" width="1920"]Mario + Rabbids Kingdom Battle Donkey Kong Adventure screenshot Rabbid Kong verrà corrotto da delle strane banane, che lo renderanno violento ed aggressivo[/caption]

Lo scimmione è agile e possente, due caratteristiche su cui il team di sviluppo ha saputo lavorare molto bene. Donkey Kong può raggiungere da solo le alture sulle quali gli altri possono arrivare solo saltando in coppia, ma soprattutto è in grado di raccogliere e trasportare qualsiasi cosa senza interrompere il proprio turno.

Può raccogliere compagni, avversari, ma anche le coperture, per poi poterli lanciare con le sue possenti braccia. Gli alleati così raccolti perderanno i propri status negativi, ma soprattutto saranno in grado di muoversi molto di più, mentre gli avversari potranno essere lanciati l’uno contro l’altro, così come le coperture, che potranno essere scagliate in faccia ai nemici. Questo apre una serie di possibilità del tutto nuove, che il level design enfatizza con delle missioni dalle dinamiche inedite, come le sezioni in cui bisogna raggiungere degli avversari in fuga. E a questo si aggiungono anche delle particolari piattaforme, che solo DK può sfruttare e che gli permettono di attraversare la mappa in modo inedito.

Questa nuova, inebriante, dimensione strategica porta con sé quello che a conti fatti è l’unico difetto di Donkey Kong Adventure, ovvero un livello di sfida tendente verso il basso. Soprattutto se giocherete il contenuto dopo aver completato l’avventura originale, e quindi avrete già appreso molti dei trucchetti di Mario + Rabbids Kingdom Battle, le tante possibilità offerte dagli assi nella manica di Donkey Kong renderanno le sfide più semplici del previsto.

Nonostante ciò, Donkey Kong Adventure è un’espansione da acquistare ad occhi chiusi. Il lavoro di Soliani ed i suoi è ancora una volta encomiabile, longevo e profondo, capace di intrattenervi e sorprendervi talvolta. Peccato non poter usare Donkey Kong con il resto del cast una volta terminata l’avventura, ma la grandissima cura nel level design atta a far risaltare le caratteristiche dello scimmione è una motivazione più che valida per rimangiarsi questo nostro capriccio.

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