Rispetto a quanto visto gli anni passati,
The Return of Doctor Mysterio è stato uno speciale di Natale che di natalizio ha avuto ben poco. Se infatti escludiamo il piccolo accenno alla festività fatto nei momenti iniziali, l'episodio è apparso più un velato sequel di
The Husbands of River Song che una vera e propria celebrazione del venticinque dicembre, un'avventura che ci ha mostrato come il Dottore (
Peter Capaldi) ha reagito alla scomparsa di sua moglie. Questa soluzione non ha tuttavia intaccato la buona riuscita della puntata, che ci ha proposto un'avventura giocata sul filo del citazionismo al personaggio di Superman e al mondo dei fumetti supereroistici americani.L'episodio è apparso più un velato sequel di
The Husbands of River Song che una vera e propria celebrazione del venticinque dicembre
Ancora una volta firmato da Steven Moffat, lo speciale ha visto il Signore del Tempo fare coppia con il Fantasma, un supereroe "creato" accidentalmente dallo stesso Dodici, al fine di respingere un'invasione aliena di cervelli senzienti. Avendo presentato perlopiù omaggi e ben poche idee originali, se la storia ha comunque funzionato molto bene lo si deve principalmente alle numerose gag e situazioni comiche con protagonista Capaldi, che ha trovato nel Nardole di Matt Lucas una perfetta spalla per le sue battute nonsense e i suoi momenti di delirio. Il personaggio interpretato da Lucas, già comparso nello speciale dello scorso anno, ha qui trovato una dimensione più ampia per farsi conoscere e apprezzare dal pubblico, che a quanto pare lo ritroverà ancora al fianco del Dottore per tutta - o più probabilmente buona parte - della decima stagione dello show. Dopo una compaion come Clara, finita per essere quasi una pari del protagonista, affiancare a Dodici un compagno di viaggio goffo e impacciato come Nardole è risultata la soluzione vincente, anche solo per non ripresentare immediatamente la dinamica Dottore/uomo-companion/donna. Restando in tema, The Return of Doctor Mysterio ci ha infine dato in qualche modo un assaggio della futura spalla del Signore del Tempo, mostrandocene le fattezze attraverso il "pupazzetto della verità" che quest'ultimo ha ricevuto da Lucy (Charity Wakefield) come ricordo di quest'avventura.
Come spesso accade in
Doctor Who, il cuore dell'episodio si mostra nelle battute finali, e anche lo speciale natalizio del 2016 ha confermato questa affermazione. Se per tutta la puntata ha giocato con la sua parte più infantile e disincantata, è nei minuti conclusivi che la dodicesima incarnazione del Dottore ha lasciato emergere la sua vera natura, quella di un uomo che ormai vive e agisce per un bene più grande, consapevole che l'euforia per ogni nuovo incontro si trasformerà presto in dolore per l'ennesima perdita. L'aver preferito riassemblare Nardole - una faccia conosciuta e in qualche modo un collegamento con la sua vita passata - piuttosto che andare subito alla ricerca di un nuovo compagno d'avventure è stato un chiaro segnale di quanto il personaggio sia ormai stanco di vedere morire o andare via le persone a lui più care; sarà quindi molto interessante capire il motivo che spingerà il Dottore a far salire a bordo del suo Tardis la giovane Bill Potts, una figura che,
già dal primissimo trailer della Decima Stagione, sembra molto agli antipodi rispetto alle ultime ragazze che hanno viaggiato con lui nel tempo e nello spazio.