DiRT Rally, la recensione

Il rally, a differenza di altre competizioni motoristiche, è una disciplina che si basa sulla fiducia incondizionata nei confronti del copilota, membro fondamentale del team e guida insostituibile tra dossi, curve a gomito e terreni scoscesi. Il rally è una sfida continua contro il tempo, nella quale anche la più piccola imprecisione rischia di compromettere irrimediabilmente la propria prestazione e la relativa posizione in classifica. DiRT Rally, il nuovo capitolo della serie sviluppato da Codemasters, cattura appieno l’essenza di questa affascinante competizione, discostandosi in maniera netta dagli ultimi titoli realizzati dal noto team britannico e segnando così un ritorno alle origini, a quella simulazione adrenalinica e realistica offerta dalla serie intitolata allo sfortunato campione Colin McRae, che tanto entusiasmava gli appassionati di rally.

DiRT Rally presenta diverse modalità di gioco, ma la più affascinante è senza dubbio la Carriera, nella quale, partendo dalla classe più bassa, dovremo scalare le classifiche mondiali fino a vincere il titolo di campione del mondo di rally. Potremo assumere (e licenziare) i membri del team, responsabili della riparazione delle varie parti dell’auto nei trenta minuti successivi alla conclusione di ogni prova cronometrata. Le abilità degli ingegneri possono essere migliorate in modo da ridurre la durata degli interventi sul veicolo, guadagnando così la possibilità di intervenire su più settori se durante la tappa si sono verificati danni consistenti. Gli Eventi Online permettono invece di sfidare la community del gioco in una serie di sfide di un giorno, una settimana, un mese o eventi speciali, ricavando ricompense in base alle prestazioni ottenute sui diversi tracciati. Infine, gli Eventi Personalizzati consentono di prendere parte a qualunque evento, scegliendo tra settanta diversi tracciati raggruppati in sei distinte ambientazioni (Grecia, Finlandia, Svezia, Germania, Galles e Montecarlo), tre circuiti ufficiali Rallycross e la leggendaria cronoscalata di Pikes Peak, affrontabile nella sua interezza o suddivisa in tappe. Permettono inoltre di gareggiare a bordo dell’auto preferita, selezionandola tra oltre quaranta veicoli che spaziano dagli anni ’60 fino ad arrivare ai giorni nostri.

[caption id="attachment_153759" align="aligncenter" width="600"] DiRT Rally - screenshot[/caption]

Una volta scesi in pista, DiRT Rally non ammette errori: non vi è alcuna possibilità di riavvolgere il tempo quando si dosa male il freno o si finisce in un fossato, anzi, ogni gita fuori porta corrisponde ad una penalizzazione di circa 15 secondi sul tempo totale da noi realizzato. Allo stesso modo, non vi è alcuna specifica indicazione riguardante la traiettoria migliore da seguire in curva, perciò dovremo affidarci alle nostre abilità e, soprattutto, alle istruzioni del navigatore che ci fornirà ogni dettaglio relativo al tracciato e alle insidie che esso presenta. Il primo impatto è devastante, specialmente se si è abituati a giocare con il pad: nonostante gli aiuti abilitati, persino le auto meno potenti sono difficili da domare e difficilmente si riuscirà a totalizzare un tempo dignitoso. Tuttavia, la situazione migliora man mano che si acquista maggiore dimestichezza con le dinamiche di gioco, fermo restando che i vari aiuti rimangano abilitati.

"Il discorso cambia invece con un volante tra le mani: è in questa situazione che il titolo sviluppato da Codemasters svela tutte le sue potenzialità, regalando un’esperienza simulativa difficile da eguagliare"

Il discorso cambia invece con un volante tra le mani: è in questa situazione che il titolo sviluppato da Codemasters svela tutte le sue potenzialità, regalando un’esperienza simulativa difficile da eguagliare. Disabilitando gli aiuti ed impostando la visuale in prima persona dall’interno dell’abitacolo, il gioco ci restituirà un feedback tale da immergerci completamente nell’azione; il force feedback farà il resto, evidenziando sia il peso dell’auto che la grande varietà di superfici percorse, dalle quali dipenderà l’aderenza e la risposta agli stimoli provenienti dal volante. Ovviamente, urti e collisioni contro massi, pareti rocciose o arbusti incideranno negativamente sulle performance della nostra auto, costringendoci a regimi più bassi e ad una prestazione a dir poco pietosa. Eppure il navigatore ci aveva avvisati di non tagliare…

[caption id="attachment_153760" align="aligncenter" width="600"] DiRT Rally - screenshot[/caption]

Spostandoci sul lato puramente tecnico del titolo non possiamo fare a meno di sottolineare che, nonostante i tracciati non siano stati ricreati sfruttando la tecnologia LaserScan, i risultati ottenuti da Codemasters sono davvero apprezzabili: le tappe presenti su DiRT Rally rispecchiano fedelmente le originali ed i dettagli a bordo pista sono stati realizzati con la massima precisione – come accaduto d'altronde per l’ambiente circostante e gli interni delle auto – regalando così un ottimo feedback visivo anche sulle versioni console del gioco, con dei cali di framerate pressoché inesistenti persino nelle fasi in cui vi sono più vetture su schermo. Non da meno si è dimostrato il comparto sonoro, offrendo motori ruggenti e realistici, apprezzabili in maggior misura con un buon impianto audio o con delle cuffie di qualità.

Anche su console DiRT Rally si conferma uno tra i migliori simulatori di rally mai realizzati. Codemasters ha realizzato un porting pressoché perfetto, in grado di restituire lo stesso tasso di sfida e la stessa adrenalina che regala la versione PC del titolo. L’ultima creazione del team inglese è una continua lotta contro il tempo ma, ancor di più, è una prova di forza che ci pone faccia a faccia con le nostre debolezze, spingendoci a conquistare la prima posizione persino quando tutto sembra andare per il verso sbagliato. L’aggiunta di nuove ambientazioni avrebbe reso questo titolo praticamente perfetto ma, in ogni caso, DiRT Rally è un gioco che ogni appassionato di rally e, più in generale, di simulazioni, dovrebbe aggiungere alla sua collezione.