Diletta, la recensione

Diletta, di Osamu Tezuka, è un'opera comica, graffiante e visionaria

Nella vita spaccio libri e fumetti e mangio piadina e refusi.


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Diletta, anteprima 01

Grazie a 001 Edizioni è arrivata in Italia Diletta, opera del “Dio del manga” Osamu Tezuka, una storia dalle tematiche moderne che mostra la straordinaria capacità del maestro di analizzare la società dello spettacolo e anticiparne l’evoluzione.

Ichiro Monzen è un estroso e spietato produttore televisivo che, licenziato in seguito alla messa in onda di un suo programma considerato troppo scabroso, decide di fondare una casa di produzione puntando sul talento di Harumi Nagisa, una cantante brutta quanto brava che, oltre alla voce melodiosa, ha un’altra caratteristica peculiare: diventare bellissima quando è affamata.

Otohiko Yamabe, compaesano di Harumi perdutamente innamorato di lei, è un aspirante mangaka che lavora come assistente di un autore di fumetti erotici di dubbia qualità. Contrario ai metodi di Monzen entra in conflitto con lui e, durante un litigio, viene spinto giù da un palazzo in costruzione finendo con il cadere fin sotto le fondamenta. Il produttore è convinto di essersi liberato di lui, ma Otohiko, per sopravvivere alla fame, alla sete e al buio del buco in cui è rimasto intrappolato, attiva il misterioso potere chiamato Diletta, che gli permette di trascinare chi lo circonda nel mondo delle illusioni, costituito dalle sue deliranti fantasie. Monzen lo scoprirà e non tarderà a volersi approfittare di lui per dare origine al mass media più potente di tutti i tempi.

Uscito tra 1968 e 1969 sulle pagine della rivista Manga Sunday, edita da Jitsugyo no Nihon Sha, Diletta non ebbe grande fortuna tra i lettori. Lo stesso autore, nella postfazione all’opera, rintraccia i motivi dello scarso successo nella scelta narrativa di introdurre Diletta solo nella seconda metà della storia e di scegliere un personaggio negativo come protagonista. Queste, però, sono anche le caratteristiche che rendono questo fumetto complesso e interessante.

Tramite lo sguardo di Monzen il lettore esplora le ipocrisie e la falsità del mondo dello spettacolo, la smania di raggiungere fama e denaro, gli abusi di potere e gli accordi sottobanco tra mass media, politici e movimenti sovversivi. Con la scoperta di Diletta e delle sue terribili potenzialità, l’autore mostra come imprenditori, governo e forze dell’ordine cerchino di appropriarsi del più potente mezzo esistente per controllare le masse e orientarne la volontà.

Diletta, anteprima 02

Tramite il personaggio di Harumi, Tezuka, per sua stessa ammissione, parodizza gli sforzi che le donne fanno per rientrare nei canoni di bellezza imposti dalla società, sottoponendosi a diete affamanti e a minuziosi calcoli delle calorie. Lei e Otohiko, provenienti da un paesino e andati in città per inseguire i loro sogni, sono entrambi esempi di talenti artistici che non rientrano nei canoni del sistema dell'intrattenimento e finiscono, peccando di ingenuità, con l’essere plagiati dall’infida astuzia e dall’egoismo di famelici produttori che rincorrono il successo.

Il fine dell’opera di Tezuka è però soprattutto quello di divertire. Tramite personaggi dalle fattezze grottesche, situazioni paradossali e i mondi surreali delle visioni di Diletta, la componente comica del fumetto è predominante, nonostante la serietà dei temi affrontati. Dal volto bizzarro di Harumi alle sembianze goffe di Otohiko, i disegni enfatizzano ulteriormente la comicità della storia. La spietatezza di Monzen è sottolineata dal focus sui suoi sguardi subdoli e sulla sua figura che talvolta è rappresentata come una sagoma nera che campeggia sui suoi interlocutori.

Le illusioni di Diletta sono creatività allo stato brado, immagini talvolta simboliche, talvolta assurde e sconnesse tra loro, altre volte ancora erotiche, mere rappresentazioni degli istinti di Otohiko che le ha generate. Da queste pagine emerge tutta la libertà delle idee che innescano i processi creativi, alle quali non si è ancora data una forma precisa.

Pur essendo un’opera minore del maestro Tezuka, Diletta è un fumetto pregevole e visionario, un’opera che analizza con graffiante ironia i mezzi di comunicazione di massa e le loro problematiche, ma che ricorda anche il potere sconfinato dell’Arte e della fantasia che rifugge e, come in questo caso, travolge chi cerca di omologarla a canoni predefiniti.

Diletta, anteprima 03

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