Diabolik 9: Innocente o colpevole?, la recensione
Innocente o colpevole? è un racconto forte e delicato allo stesso tempo, in grado di soddisfare i palati più diversi ed esigenti tra il pubblico del Re del Terrore
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Così come Tragico scambio, l'inedito di settembre di Diabolik vede Eva Kant mattatrice indiscussa sulla scena. Mario Gomboli, Andrea Pasini e Massimiliano Valentini confezionano un soggetto dai toni certamente meno drammatici e scioccanti di quelli dell'albo di agosto, ma altrettanto avvincente e con il consueto rocambolesco finale. Il soggetto è stato tradotto in un'impeccabile sceneggiatura da Roberto Altariva, che sfoggia alla perfezione la propria conoscenza sui tempi, i ritmi e le inquadrature ideali per l'iconica serie creata nel 1962 dalle Sorelle Giussani.
In questo complesso intreccio di inganni, raggiri e tradimenti risaltano le figure che compongono la coppia del crimine di Clerville, che dimostrano al solito un'inossidabile fiducia, un affetto e una complicità inscalfìbili, l'uno nei confronti dell'altra; per loro il furto è una sfida fine a se stessa, da vincere affinando l'ultima, impensabile astuzia.
Innocente o colpevole? è un racconto forte e delicato allo stesso tempo, in grado di soddisfare i palati più diversi ed esigenti del Re del Terrore; ne firmano i disegni un trio di artisti veterani amatissimi dai lettori, Emanuele Barison, Giorgio Montorio e Luigi Merati, che dopo l'incoraggiante e innovativa prova di Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta, in Tragico Scambio, ci restituiscono il tratto e le atmosfere più classiche del fenomeno editoriale targato Astorina.
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Fonte immagini: Diabolik – Il Re del Terrore