Diabolik 6: Il prezzo degli ostaggi, la recensione

Il sesto numero di Diabolik conferma la qualità narrativa che la collana di Astorina garantisce da anni

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Diabolik (anno LVIII) 6: Il prezzo degli ostaggi, anteprima 01 (chine)

L'inedito di Diabolik del mese scorso ha visto il ritorno alle matite del maestro Enzo Facciolo, coadiuvato da Agnese Storer all'elaborazione digitale. Firmano il soggetto il direttore di Astorina, Mario Gomboli, e Andrea Pasini, responsabile anche della sceneggiatura insieme a Rosalia Finocchiaro: un team di veterani, colonne portanti della storica serie dedicata all'antieroe creato dalle sorelle Giussani quasi sessant'anni fa. Il risultato non può che essere un'avventura che offre ai fan del Re del Terrore una sana dose di adrenalina, condita come al solito da una sequenza ben congegnata di colpi di scena.

Un potente imprenditore, Carlo Torres, ha mobilitato una cifra considerevole, sette milioni di Euro, da utilizzare per un giro di bustarelle con il supporto di Guido Galder, direttore della Banca di Clerville. Come di consueto, non è la somma - benché considerevole - ad attirare l'interesse del protagonista, ma la sfida da affrontare per impossessarsene. L'ingente cifra verrà spostata in pochi giorni e in totale segretezza dalla sede centrale dell'istituto di credito della capitale a quella di Ghenf. Il piano di Diabolik viene però letteralmente scombussolato da tre esperti criminali che irrompono al pranzo di lavoro organizzato dalla società di Torres per festeggiare la buona riuscita della deprecabile operazione e per definirne gli ultimi dettagli.

"Un'avventura che offre ai fan del Re del Terrore una sana dose di adrenalina, condita come al solito da una sequenza ben congegnata di colpi di scena."I membri della banda, coperti da maschere variopinte, che ricordano quelle usate dai lottatori di lucha libre – meravigliosamente immortalati sulla copertina dell'albo firmata da Matteo Buffagni – sono senza scrupoli: in poche mosse immobilizzano l'affarista, il suo staff e si dimostrano disposti a tutto per ottenere il bottino e la garanzia di una fuga. Non solo Diabolik vede all'orizzonte il totale fallimento dei sui propositi, ma viene coinvolto in prima persona nelle trattative tra le forze dell'ordine e i delinquenti.

Il prezzo degli ostaggi conferma pienamente la qualità narrativa che la collana ammiraglia di Astorina continua a garantire da anni, attraverso una squadra straordinaria di scrittori e di artisti. Lo stile familiare e inconfondibile di Facciolo, caratterizzato da un tratto estremamente pulito e da un segno raffinato, è il valore aggiunto per questa ennesima, imperdibile avventura del Re del Terrore, una volta di più all'insegna dell'imprevedibilità e figlia del guizzo creativo.

Esemplari sono l'incipit e la conclusione dell'episodio, il quale prende il via in un gattile e si conclude con una sfuggente Eva Kant alla guida dell'iconica Jaguar, mentre lancia dal finestrino un grosso mazzo di banconote.

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Fonte immagini: Diabolik - Il Re del Terrore

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