Diabolik 10: Violenza di classe, la recensione

Violenza di classe, che affronta il tema del bullismo, è una delle storie di Diabolik più intense e incisive degli ultimi anni

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Diabolik 10- Violenza di classe, quarta di copertina di Matteo Buffagni

L'inedito di Diabolik di questo mese ha fatto parlare di sé prima ancora della sua uscita in edicola, avvenuta lo scorso 1° ottobre. Il soggetto firmato da Mario Gomboli e Tito Faraci, nato da un'idea di Thomas Pistoia, affronta un argomento di cronaca tra i più vergognosi e tristemente attuali: il bullismo.

Violenza di classe, sceneggiato da Faraci e disegnato da Pierluigi Cerveglieri, Giorgio Montorio e Luigi Merati, è ambientato in uno dei luoghi più legati a questo ignominioso fenomeno di prevaricazione verso i più deboli: la scuola. In questo caso si tratta della Clerville Old School, una struttura privata frequentata soprattuto dagli scapestrati rampolli delle famiglie più facoltose della città fittizia in cui si svolgono le gesta di Diabolik.

Il Re del Terrore e la propria compagna arrivano a interessarsi di una delle docenti del suddetto college per poter entrare in contatto con Lamberto Nelson, il magnate locale della finanza dietro cui si nasconde un trafficante di droga internazionale, il quale nasconde un'esorbitante quantità di denaro proveniente da attività illecite. Suo figlio, Marco Nelson, è un allievo della Clerville Old School, e insieme ad altri due amici della stessa risma esercita un atteggiamento aggressivo e arrogante nei confronti dei compagni; nello specifico, verso il timido e introverso Michele Tryet.

Dopo aver rapito la professoressa Doupont, Eva Kant, dietro le sembianze dell'incantevole Linda Morgan, si presenta all'istituto in veste di supplente. Attraverso azioni assolutamente riprovevoli, Marco offre facilmente l'occasione alla co-protagonista di convocare il genitore e avere così la possibilità di ritrovarsi con lui in luogo appartato per costringerlo a confidarle dove venga conservato l'enorme somma di denaro.

"Una delle storie di Diabolik più intense e incisive degli ultimi anni."La trama iniziale e il piano dei due antieroi subisce uno scossone e viene completamente stravolto da un evento oltremodo drammatico. Ancora una volta, Eva si lascia coinvolgere dagli eventi a causa del suo irriducibile senso di giustizia, ma riesce a trasmettere il coraggio e determinazione a quei ragazzi che solo per un breve periodo l'hanno avuta come insegnante, restandone conquistati.

Da sempre, le avventure dell'iconico fuorilegge creato dalle Sorelle Giussani affrontano temi scottanti della nostra società e ne denunciano le storture. Violenza di classe, grazie a una collaborazione tra Astorina e la cooperativa sociale Pepita Onlus (impegnata nella lotta contro ogni forma di bullismo nelle scuole), entrerà nelle aule di tutta Italia, introdotto da una pagina speciale realizzata per l'iniziativa.

Agli studenti non sarà soltanto offerto uno spunto di riflessione e l'approfondimento su tematiche rilevanti per loro stessi e per le loro famiglie ma anche l'opportunità di leggere una delle storie di Diabolik più intense e incisive degli ultimi anni, realizzata da un team di scrittori e disegnatori tra i più rappresentativi e amati del personaggio.

Eva contro il Bullismo: pagina speciale realizzata per la campagna organizzata da Astorina e Pepita Onlus

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