Dexter: New Blood 1x05 "In fuga": la recensione
Dexter: New Blood, con il quinto episodio la nuova stagione accelera definitivamente, e catastroficamente – come da tradizione
Dexter Morgan, o Jim Lindsay se preferite, si vanta da sempre di essere un perfetto serial killer, meticoloso e attento ai minimi dettagli, guidato da un Codice che gli impedisce di sbagliare e che si basa su una variazione della sempreverde regola calcistica del “primo non prenderle” (nel suo caso è “primo non farsi beccare”). Eppure, da tradizione, arriva sempre in ogni stagione il momento in cui fa un errore, gli sfugge qualcosa, o semplicemente viene travolto dal caso e dall’imprevedibilità e, dopo essere stato due passi avanti fino a quel momento, si ritrova a dover metaforicamente inseguire (o letteralmente a essere inseguito). Questo momento, inevitabile, immancabile, la svolta di ogni stagione, è arrivato anche per Dexter: New Blood.
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Dopo i primi episodi con il freno a mano tirato, Dexter: New Blood sta rapidamente accelerando: la stagione è ormai arrivata a metà, e finora non avevamo ancora capito precisamente in che direzione stesse andando. O meglio: la direzione era chiara ma circolare, perché finora Dexter ha passato gran parte del tempo a cercare di riallacciare il rapporto con il figlio Harrison, con qualche omicidio e un po’ di detection sullo sfondo.
Harrison, però, si è già dimostrato ben più di un semplice attrezzo di scena utile per una qualche forma di redenzione del nostro serial killer di serial killer preferito. Scoprire che in fondo al cuore porta anche lui le cicatrici della sua seconda nascita – la morte di Rita, e il bagno nel suo stesso sangue compiuto quando era ancora un neonato – ha portato una prima scarica di gioia e adrenalina a Dexter, che ora si ritrova però di fronte al peggior dilemma etico della sua esistenza: come affrontare la cosa? Meglio ignorarla, esplorarla, assecondarla…? Come fai quando scopri che forse anche a tuo figlio piace affettare la gente?
È qui che arriva il succitato punto di svolta a mettere i bastoni tra le ruote a questa faticosa riunione familiare. A Harrison succede qualcosa, non diciamo cosa per prudenza ma se avete visto i primi quattro episodi probabilmente non farete fatica a immaginare di cosa si tratti anche prima di vedere In fuga (qui il trailer), e Dexter deve temporaneamente accantonare ogni impulso educativo per tornare a fare quello che fa meglio.
Se non che nel frattempo l’effetto farfalla decide di entrare in azione in tutto il suo splendore. È colpa di tutti e di nessuno (anche se il personaggio di Jamie Chung, che sembrava infilato un po’ a forza in quota pubblico giovane, sta ritagliandosi un ruolo sempre più attivo), è colpa di un incontro assolutamente casuale e che probabilmente vi farà anche un po’ rizzare i peli sulle braccia, fatto sta che Dexter: New Blood arriva alla metà esatta della stagione sull’orlo di un precipizio; e ci si stanno affollando tutti intorno, compreso il Kurt di Clancy Brown, che per una qualche legge fisica che regola l’attrazione tra sociopatici si avvicina sempre più pericolosamente a incrociare la sua strada con quelle della famiglia Lindsay fu Morgan.
In altre parole, In fuga è l’episodio con il quale la serie si sarebbe fermata se fosse una di quelle serie che fanno pausa a metà stagione e tornano mesi dopo. È il più ricco d’azione e colpi di scena, quello meno introspettivo e riflessivo, e in un paio di passaggi è persino un po’ frettoloso, trascinato dall’entusiasmo del casino che ci aspetta da settimana prossima. Per fortuna non ci saranno pause di sorta: tempo un mese e sapremo com’è andata a finire.