Dexter 6x03, 6x04, 6x05: il commento
Ecco il commento a Smokey and the Bandit, A Horse of a Different Color e The Angel of Death...
E’ un episodio che cerca di mostrare il conflittuale rapporto tra l’apprendista e il mentore, il giovane ed il vecchio. Mentre Dexter si mette sulle tracce di una vecchia celebrità del mondo dei Killer, gli assassini che stanno caratterizzando questa sesta stagione sono alle prese con problematiche legate al senso di colpa, all’insegnamento del mestiere e all’anzianità. Il più giovane (interpretato da Colin, il figlio più grande di Tom Hanks) cerca di avvicinarsi alla violenta idea di fede e religione che viene propugnata dal Professor Gellar (Edward James Holmos) ma far coincidere i concetti di trascendenza con l’assassinio non è sempre facile. Impossibile non notare il parallelismo tra i dialoghi dei due e i monologhi interiori di Dexter con il defunto padre adottivo. La figura del professor Gellar ci viene parimenti presentata come evanescente. In più momenti ci si domanda se il giovane killer non stia parlando da solo, e non sia in conflitto con se stesso. Con un finale che lascia a bocca aperta e che fornisce in brevi attimi un incredibile sviluppo al personaggio di Dexter, questa puntata ben girata ci fa capire di essere pienamente tornati ai fasti antichi.
Il quarto episodio, A Horse of a Different Color, condensa al suo interno tutte le caratteristiche che stanno rendendo questa stagione così particolare. L’introspezione psicologica che diventa più profonda, affettiva, morale. Il ritmo che si fa lento, la narrazione pacata. I messaggi di calore e speranza, alternati ad immagini grottesche e angosciose di dolore e redenzione.
Dexter è il padre di un bambino piccolo, ed i bambini si ammalano. Il mestiere di serial killer deve essere abbandonato, accantonato di fronte a normali scene di quotidiana preoccupazione.
In questa puntata non ci sono rituali, vetrini, uccisioni. Sembrano giochi da bambini, momenti adolescenziali fuori luogo, di fronte ai compiti di un papà.
Forse il lato oscuro può essere ancora eliminato, forse c’è davvero spazio per il cambiamento. Questo è il messaggio che viene convogliato tramite fratello Sam (Mos Def).
Sullo sfondo continuano gli omicidi seriali a sfondo biblico e apocalittico. Incredibile, se non quasi grottescamente ridicolo, l’omicidio a inizio episodio. Si ha un senso di “fine dei tempi” di conto alla rovescia verso un finale mozzafiato. Un altro capitolo ben diretto di questa stagione.
Ci si avvicina sempre di più al giro di boa con il quinto episodio, The Angel of Death. Non ci sono misteri su riferimento del titolo. Il giovane Travis, killer in erba, scoprirà che al mondo non ci sono soltanto angeli dell’apocalisse come il Professor Gellar. Ci sono anche Angeli della Morte, angeli vendicativi che liberano il mondo dal male. Schegge impazzite di tenebra che si rivolge contro la tenebra.
Questa scoperta viene coadiuvata da un momento filmico che registicamente ricorda molto la primissima puntata della prima stagione. Gli elementi chiave sono una macchina, la corda di pianoforte, il colore rosso. Sorprende che Dexter a metà stagione sia già così vicino alla soluzione del caso. Conosce sia il neofita che il mentore, e ci si domanda cosa lo allontanerà da una veloce risoluzione nelle prossime puntate.