Un paradossale legal thriller tratto da una storia vera, che si sporca le mani con il peggio della provincia centroamericana. Tra Un gelido inverno e Prisoners
Si respira l'aria migliore, quella di Prisoners, in Devil's Knot, solo che invece che volare su storie inventate e personaggi paradigmatici, potendosi permettere il lusso di inventare una trama spiazzante e funzionale alle proprie idee, Atom Egoyan racconta un fatto vero, la vera inchiesta seguita al ritrovamento di una serie di cadaveri di bambini.
Testimonianze assurde, incastri, un mistero inestricabile su cosa sia accaduto realmente, prove inquinate, incompetenza e pregiudizi, c'è tutto nella vera storia e Devil's Knot lo mette su pellicola, cercando di rendere al realtà plausibile.
Il lavoro di
Egoyan infatti non è la classica discesa nel fango per comprendere al meglio il male, è più uno sguardo dall'alto, senza sporcarsi le mani ma con la curiosità dell'entomologo: cercare realmente di capire cosa succeda in situazioni simili. Attraverso il personaggio di
Colin Firth capire i perchè e se non altro fare lo sforzo di battersi per l'impossibile obiettivo di trovare un senso nel caos degli eventi.
Il vero dettaglio che distingue il film però è come nel passare attraverso la palude delle assurdità che hanno tempestato la vera storia, Devil's Knot ha la freddezza necessaria a non girare mai lo sguardo di fronte alle maggiori asperità, alla violenza più turpe e ai dettagli macabri.
Solo incidentalmente infatti il film tocca i territori di
Un gelido inverno, ovvero l'orrore del contesto della provincia centroamericana, il connubio di ignoranza redneck e abitudine alla violenza. Il suo specifico sembra stare in quelle inquadrature sempre lontane, le panoramiche e nella maniera in cui indugia sul suo protagonista (sempre
Firth). Spesso vediamo i personaggi visti dal punto in cui siede lui (che non è avvocato e non può assistere alle udienze se non dal pubblico), o vediamo il controcampo del suo sguardo e delle sue espressioni quando vengono rivelati particolari determinanti, perchè in ultima analisi non è la storia delle vittime e dei carnefici ma la lotta di una brava persona contro un magma inestricabile di schifo che peggiora sempre di più.