Devil May Cry 5 Special Editon, Vergil entra in scena sulle piattaforme next-gen | Recensione
Devil May Cry 5 Special Edition è la massima forma raggiungibile dal titolo Capcom, nonostante permangano alcuni difetti originali
Il conseguente successo di questa manovra di aggiornamento ha portato Devil May Cry 5 a venir ricordato positivamente da una vasta fetta di giocatori, che sin da subito hanno manifestato il desiderio di poter mettere mano su ulteriori nuovi contenuti. La software house nipponica, che negli ultimi anni sembra essere risorta dalle proprie ceneri, ha quindi pensato di portare sul mercato Devil May Cry 5 Special Edition, versione con contenuti inediti approdata da pochi giorni sugli scaffali digitali di PlayStation 5 e Xbox Series X | S. Tutti coloro che vorranno acquistare il titolo tramite una copia fisica, invece, dovranno attendere il primo dicembre, data d'uscita per la versione retail di questa nuova iterazione dello spettacolare action game.
Come ampiamente diffuso negli scorsi mesi da Capcom, il punto di forza di questa Edizione Speciale è la possibilità di utilizzare Vergil per tutta la durata della campagna principale. Una possibilità che, come vedremo più avanti, appaga molto sotto il profilo ludico, ma che dimostra poca dedizione per quanto riguarda il comparto narrativo. La trama di Devil May Cry 5 non è stata ovviamente rimaneggiata in questa nuova versione del gioco, che si limita ad aggiungere qualche cut-scene per introdurre il fratello di Dante in alcune aree di gioco. La maggior parte delle volte, comunque, ci troveremo di fronte a bruschi tagli ai filmati, che sono stati quasi del tutto rimossi dall'avventura di Vergil. Gli sviluppatori hanno però pensato d'inserire qualche breve contentino per i giocatori, ma si tratta di dettagli veramente minimi e pensati per lo più per alimentare il grande fan service che vive dietro allo spadaccino armato di katana.
"Utilizzare Vergil è un'esperienza a dir poco appagante e, per certi versi, quasi totalizzante"Non lo nascondiamo: utilizzare Vergil è un'esperienza a dir poco appagante e, per certi versi, quasi totalizzante. Il figlio di Sparda dimostra sin da subito di essere nettamente più potente degli altri personaggi giocabili. Questo, di conseguenza, porta a combattimenti tanto spettacolari, quanto più semplici rispetto al passato. Squartare orde di demoni non è mai stato così semplice, grazie alla splendida combinazione data dalle tre armi in dotazione al personaggio. Vergil più non solo utilizzare la sua fida katana Yamato, ma sin dal primo minuto di gioco sarà in possesso anche dei Beowulf, guanti e gambali introdotti in Devil May Cry 3, e della Mirage Edge, un'evoluzione della Force Edge di Dante. Concatenare queste tre armi porterà i vostri punteggi sopra il grado S in pochi secondi, impedendo ai vostri avversari di poter controbattere. Per questo motivo, infatti, vi consigliamo di affrontare l'intera avventura con il grado di difficoltà superiore a quello che siete soliti usare nella serie.
La motivazione dietro questo particolare bilanciamento dell'esperienza è probabilmente derivata alla volontà degli sviluppatori di mettere in scena momenti estremamente appaganti. Il risultato è qualcosa che non ci è affatto dispiaciuto, ma ci teniamo comunque a segnalare come alcune boss fight, pensate per essere affrontate con gli altri tre personaggi, soffrano un po' di questa semplicistica introduzione di Vergil. Nulla di trascendentale, ma non nascondiamo che ci sarebbe piaciuto poter mettere mano a livelli creati appositamente sulle abilità di movimento e di combattimento del gemello di Dante.
Insieme al nuovo personaggio, che potrà essere utilizzato sia nell'avventura principale che nel Palazzo di Sangue, Capcom ha deciso d'inserire anche due nuovi differenti approcci al gioco. Il primo prende il nome di Modalità Turbo e accelera la velocità del gioco del 120%, rendendo la corsa attraverso i vari livelli nettamente più frenetica. Anche in questo caso è evidente come si tratti di un contenuto inizialmente non pensato dagli sviluppatori, che rende alcune sequenze platform un po' troppo approssimative e di difficile gestione. È innegabile, però, che i combattimenti ne escano rafforzati da questa nuova meccanica, spingendo le abilità del giocatore al limite.
La seconda introduzione è la modalità Mitico Cavaliere Oscuro, che spreme le console next-gen per mettere in campo decine e decine di nemici aggiuntivi sparsi per tutta l'avventura principale. Al di là della comodità di poter raccogliere numerose Sfere Rosse in pochissimo tempo, questa introduzione risulta ancor meno precisa della precedente, rendendo la scena estremamente caotica e, soprattutto, inutilmente complessa. Un extra interessante e divertente, ma che abbandonerete presto per tornare a godervi il titolo nelle sue altre sfaccettature.
Arriviamo ora al comparto tecnico, che subisce una netta impennata rispetto alle versioni PlayStation 4 e Xbox One.
I giocatori potranno decidere ora di giocare a Devil May Cry 5 con il ray tracing attivo a 4K nativi e 30fps, oppure a 1080p e 60fps. Per i più coraggiosi (e in possesso di un televisore compatibile), i dev hanno anche inserito la possibilità di disattivare il ray tracing, favorendo comunque il frame rate e raggiungendo così i 120fps. Noi abbiamo avuto occasione di provare anche quest'ultima versione e ammettiamo che la fluidità è a dir poco sensazionale, ma, dopo ore di prove, ci sentiamo di consigliare a tutti di mantenere il ray tracing attivo, "limitando" a 60 i fotogrammi al secondo.
Capcom è senza dubbio riuscita a dare alle più recenti avventure di Dante una giocabilità mai vista prima, ma ci sentiamo anche di evidenziare come l'introduzione del nuovo sistema d'illuminazione migliori leggermente la qualità visiva, pur senza stravolgere l'impatto sul gioco. Insomma: se vi aspettate di poter ottenere un colpo d'occhio pari a quello di Marvel's Spider-Man: Miles Morales o Demon's Souls è meglio che abbassiate le vostre aspettative sin da subito. Detto questo, Devil May Cry 5 era un titolo visivamente sontuoso già lo scorso anno e, con questa nuova versione, è innegabilmente migliorato. Impeccabile come sempre la colonna sonora, che introduce nuovi brani dedicati a Vergil. Il suo main theme è non solo estremamente appagante, ma anche perfetto per accompagnare le numerose ore che vi aspettano una volta impugnato il controller.
Su PlayStation 5 il titolo è compatibile anche con l'audio 3D, che proietta ancora di più l'utente dentro al gioco, e con il nuovo DualSense. Nonostante non sia implementato in ogni azione dei nostri quattro personaggi a caccia di demoni, evidenziamo come caricare la Red Queen tramite i grilletti adattivi sia un'esperienza che ha contribuito all'immedesimazione complessiva. Concludiamo con quella che potrebbe sembrare un'affermazione ovvia, ma che ha saputo colpirci in particolar modo. Sia su PlayStation 5 che su Xbox Series X, i tempi di caricamento di Devil May Cry 5 Special Edition sono quasi del tutto inesistenti. Non avrete tempo di leggere le poche scritte a schermo tra un livello e l'altro, che sarete già chiamati a premere il pulsante per entrare in partita. Ancora una volta questa caratteristica delle console di attuale generazione ha saputo stupirci, donando ulteriore comodità a un titolo frenetico, che ora sarà ancora più godibile senza dover passare numerosi secondi a guardare una barra di caricamento.
Devil May Cry 5 Special Edition è la massima forma raggiungibile da questo quinto episodio della serie. Nonostante alcuni difetti originali permangano, poter giocare a questo splendido titolo Capcom con un comparto grafico aggiornato, con queste nuove introduzioni ludiche e con un frame rate dannatamente stabile è senza dubbio un piacere per gli occhi e per l'anima. La possibilità di affrontare l'intera avventura nei panni di Vergil è inoltre un sogno che si avvera per tutti i fan del fratello di Dante, che si troveranno tra le mani un personaggio mostruosamente potente e divertente da usare. Peccato che alcune di queste aggiunte cozzino un po' con il materiale originale, ma si tratta di dettagli che non compromettono il risultato finale del titolo. Se non avete mai giocato a Devil May Cry 5 è giunto quindi il momento per rimediare al vostro grande errore. Per tutti gli altri, non possiamo che consigliarne l'acquisto a tutti coloro che, in possesso di PlayStation 5 e Xbox Series X | S, non vedono l'ora di poter affettare demoni a sessanta fotogrammi al secondo.