[Destiny] La recensione [II]
Ecco la nostra seconda recensione di Destiny, lo sparatutto dai creatori della serie Halo
Il mercato degli sparatutto in prima persona non è di certo tra i più facili da approcciare per gli sviluppatori. Poche e potenti serie si spartiscono infatti una fanbase milionaria, che risulta essere molto esigente e davvero difficile da stupire. Vien da sé che le nuove IP incontrino non pochi problemi nel riuscire a ritagliarsi il loro spazio, se però a gestirne il marketing vi è un’azienda esperta come Activision allora le cose cambiano radicalmente. La fortuna di Destiny è stata proprio questa: aver avuto un supporto pre-lancio davvero massiccio ha permesso di far conoscere il gioco a milioni di utenti che si sono poi riversati nei negozi ad acquistarlo senza esitazione. 500 milioni di dollari nel giorno di lancio: cifre da capogiro, che hanno trasformato lo sparatutto Bungie nell’IP con il miglior debutto di sempre. Questo enorme successo però è davvero meritato?
Le promesse narrative che i creatori di Halo avevano fatto inizialmente erano senza dubbio ambiziose: un universo complesso, dal background elaborato al punto da riuscire a competere con la serie Mass Effect di Bioware. E’ stato davvero così? Purtroppo no: nonostante delle buone premesse c’è da dire che per molti aspetti quella di Destiny è una trama un po’ sottotono, che lancia il giocatore all’interno dell’azione senza però fornirgli i giusti elementi per comprendere appieno ciò che accade nelle varie missioni. Ci si sente un abbandonati a sé stessi nell’essere sballottati da una parte all’altra del sistema solare e ciò è un vero peccato in quanto le potenzialità per un comparto narrativo di prim’ordine ci sarebbero in effetti tutte.
[caption id="attachment_127087" align="aligncenter" width="600"] Destiny - Screenshot[/caption]
"Tutto il gioco è tarato per essere affrontato da gruppi di tre persone"Che si può dire però dell’altra grande componente del gioco ovvero le meccaniche da RPG? Il team ha scelto una via di mezzo rendendo il sistema di creazione e sviluppo del personaggio più semplice che in altri prodotti simili. Le classi, di cui vi abbiamo già abbondantemente parlato nelle scorse settimane, risultano essere comunque sufficientemente personalizzabili e differenziate tra loro ed il sistema di abilità legato all’equipaggiamento è un buon modo per donare al tutto una maggiore profondità. Siamo ben lontani quindi dai complessi alberi di sviluppo di alcuni MMO o dello stesso Borderlands, da cui Destiny prende parecchia ispirazione, questo non significa però che la componente RPG non sia curata o ben implementata. Ecco, ciò che forse manca è un po’ di varietà nelle missioni principali che si affronteranno, c’è da dire però che Bungie, nelle ultime settimane, ha lavorato alacremente per fornire eventi sempre nuovi e differenziati tra loro e ciò ha in parte posto rimedio al problema.
Nonostante si possa affrontare l’intera avventura di Destiny in solitaria è insieme ad altri due amici che il gioco dà il suo massimo. Tutto è infatti tarato per gruppi di tre persone, dalle missioni agli eventi occasionali, ed i vantaggi dati quindi dalla collaborazione non sono affatto pochi. L’unica scelta criticabile relativa alla componente cooperativa riguarda l’obbligo di affrontare i raid post-game in compagnia di altre 5 persone provenienti dalla nostra lista amici: l’assenza del match making si fa sentire anche perché essere in grado di mettere d’accordo sei persone del medesimo livello per uno stesso orario non è cosa affatto facile.
Qualche magagna purtroppo ce l’ha anche il PVP, che risulta essere tutt’altro che esente da difetti. Se da un lato abbiamo infatti un’ottimo bilanciamento delle varie classi ed abilità scelte dai giocatori, in grado di rendere gli scontri sempre equilibrati e mai frustranti, dall’altro le modalità e la personalizzazione delle partite lasciano abbastanza a desiderare. La rosa di opzioni tra cui scegliere è infatti assai limitata e non è in alcun modo possibile creare match con regole specificatamente indicate dal giocatore. Infine non ci è ben chiaro come mai il PVP sia stato limitato a gruppi di massimo 12 giocatori: le mappe sono vaste e ben realizzate e talvolta si ha quasi l’impressione siano state concepite per un maggior numero di partecipanti.
[caption id="attachment_127076" align="aligncenter" width="600"] Destiny - Screenshot[/caption]
Tirando le somme Destiny è un prodotto davvero solido, dai valori di produzione elevati ed in grado di regalare agli utenti molte ore di sano divertimento. Le meccaniche FPS sono ottime, così come ci hanno soddisfatto gli elementi RPG, semplici e tutt’altro che intrusivi. Quello che davvero non capiamo sono alcune limitazioni nella parte multiplayer, come i raid post-game o le poche opzioni nel PVP; il gioco Bungie però è un MMO e da che mondo è mondo i titoli appartenenti a questo genere sono spesso soggetti a cambiamenti anche radicali durante il loro cliclo di vita. Speriamo che ciò accada anche per Destiny e soprattutto che eventuali nuove modalità o modifiche importanti non siano distribuite esclusivamente attraverso i tanto odiati DLC.