Designated Survivor 1x11 "Warriors": la recensione

La nostra recensione dell'undicesimo episodio di Designated Survivor, intitolato Warriors

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Spoiler Alert
L'attesa è stata veramente lunga, l'ultimo episodio di Designated Survivor era andato in onda a metà dicembre e ci aveva lasciato in sospeso con il dubbio su chi sarebbe stata la vittima dell'attentato ai danni di Tom Kirkman per scoprire poi che, a differenza di quanto in molti probabilmente pensavano, finisce proprio per essere il Presidente a rimanere a terra ferito. Da questo punto di vista gli autori sono stati sicuramente capaci di sorprendere il pubblico, perché - considerato che Kiefer Sutherland è il protagonista della serie - nessuno credeva davvero che fosse lui il destinatario di quella pallottola, passato però il primo momento di sorpresa hanno pagato la scelta smorzando decisamente il senso di tensione che si sarebbe creato se la vittima dell'attentatore fosse stata un'altra, come per esempio sua moglie Alex, la cui sopravvivenza non sarebbe stato affatto scontata. Dal primo momento in cui Kirkman viene portato in ospedale il pubblico viene rassicurato sulle sue condizioni di salute, la pallottola non ha colpito nessun organo vitale e anche se il Presidente deve subire un intervento per rimuovere alcuni frammenti del proiettile che potrebbero rivelarsi pericolosi e durante l'operazione ha una crisi, il tutto si svolge in una tale atmosfera di déjà vu che è impossibile credere davvero che egli sia mai stato in pericolo di vita. La difficile situazione politica in cui il paese continua a versare, poi, trasforma quasi ogni episodio di questa serie in una sorta di lezione di educazione civica e questa puntata non fa eccezione: la procedura da ripassare riguarda questa volta il 25° emendamento che detta che nel caso in cui il Presidente sia presumibilmente morto o fisicamente inabile, il potere passi nelle mani del Vice Presidente, nella fattispecie Peter MacLeish, che aveva convenientemente appena finito di giurare per accettare l'incarico.

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Nonostante lo stop forzato di Tom, o forse proprio grazie a quello, la trama progredisce non poco e le circostanze permettono di scoprire le carte di alcuni personaggi decisamente importanti per il prosieguo della storia, primo tra tutti il Vice Presidente e la sua diabolica moglie che, molto più di MacLeish, sembra intenzionata ad eliminare ogni ostacolo che si frapponga tra lei ed il potere e soprattutto a cancellare ogni traccia che li colleghi all'attentatore del Presidente. Prima di finire sotto anestesia, Tom fa chiamare la Hookstraten alla quale chiederà senza mezzi termini di tenere d'occhio il Vice Presidente neo eletto e di impedirgli di prendere decisioni che possano andare contro l'interesse del paese. Nonostante le assicurazioni della Presidente della Camera dei Rappresentanti, tuttavia, nelle poche ore in cui Kirkman sarà sotto anestesia, MacLeish prenderà due decisioni piuttosto discutibili senza che la Hookstraten riesca ad impedirglielo. A differenza da quanto voluto dal Presidente, il quale aveva detto di chiudere il mercato finanziario alla luce del suo attentato, il Vice Presidente ordina di tenerlo invece aperto, cercando di alimentare il panico tra gli investitori e mettere il paese ancora più nel caos e soprattutto farà in modo che i Servizi Segreti, una volta trovato l'attentatore, invece di arrestarlo e interrogarlo, lo uccidano, il tutto per non  rischiare che il suo legame con Catalan venga esposto, vanificando le azioni intraprese contro Hannah Wells (Maggie Q) perché non consegnasse le prove contro di lui nelle mani del Presidente. Entrambe le decisioni, sebbene abbiano un'utilità nell'immediato, non sembrano tuttavia particolarmente ponderate, poiché nel caso in cui il Presidente si fosse rimesso (come d'altronde avviene puntualmente), MacLeish finirà per trovarsi nella necessità di dovergli dare delle difficili spiegazioni ed effettivamente non nascondiamo di attendere l'incontro tra i due con una certa ansia, anche se l'impressione generale è che MacLeish sembri sempre più una pedina (sacrificabile?) ed uno strumento nella mani della consorte.

Tutta questa situazione, e questo è forse l'elemento più importante, ha permesso finalmente a Kirkman Hannah di incontrarsi. L'agente infatti, arrestata pochi secondi dopo aver impedito l'assassinio del Presidente, volto ovviamente a mettere MacLeish al suo posto, viene interrogata, ma rifiuta di parlare con chiunque fino all'arrivo sulla scena dell'agente dei servizi segreti Mike Ritter, assegnato alla personale protezione del Presidente, il quale riesce a convincere Hannah a rivelargli cosa sappia tanto che, alla fine dell'episodio, la porterà direttamente in ospedale al cospetto di Kirkman.

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