Designated Survivor 1x09 "The Blueprint": la recensione

La nostra recensione del nono episodio di Designated Survivor, intitolato The Blueprint

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Spoiler Alert
Come se le sorprese nella serie non fossero mai abbastanza, l'episodio si apre con Gabriel Thompson, un impiegato della NSA, che ruba delle informazioni Top Secret e fugge dal palazzo dell'Agenzia per la Sicurezza Nazionale nascondendo il suo prezioso bottino in una moneta, per poi rifugiarsi presso l'Ambasciata del Venezuela, paese senza estradizione. L'uomo rilascia parte delle informazioni di cui è venuto in possesso su Wikileak, ma - considerato il potenziale danno che potrebbe fare - l'amministrazione Kirkman non sembra rischiare poi così tanto, se non fosse che Thompson rilascia anche alcune e-mail scritte da una giovane Emily, prima ancora che incontrasse Tom e andasse a lavorare per lui, in cui accusava un senatore di molestie sessuali. La rivelazione mette la carriera politica di Emily in pericolo quando il senatore coinvolto pretende dal Presidente la licenzi, ma Aaron riesce a salvare la situazione, comprendendo che il vero intento di Thompson era quello, attraverso Emily, di attirare l'attenzione del Presidente per poterlo incontrare. L'intuizione di Aaron si rivela veritiera e Thompson accetta di uscire dall'ambasciata per incontrare Tom, consegnando - per dimostrare la sua buona fede - una serie di documenti che salveranno la carriera di Emily.

Nel frattempo l'investigazione di Hannah per aiutare Jason Atwood, accusato di aver ucciso Nassar, prosegue e si concentra sul ruolo di MacLeish, interrogato da una commissione parlamentare incaricata di stabilire se sia l'uomo adatto per ricoprire il ruolo di Vice Presidente degli Stati Uniti. L'episodio della scorsa settimana ci aveva lasciati con la sensazione che MacLeish, come Atwood, fosse in realtà lo strumento in mano a un potere più grande di lui, ma in questa puntata l'impressione è che egli sia tornato ad essere carnefice, piuttosto che vittima. Hannah, grazie alla moglie di un ex commilitone di MacLeish e all'intervento dello stesso agente della CIA che le ha consegnato le informazioni su Catalan, scopre infatti che e MacLeish e Cataln stesso si conoscevano dai tempi dell'esercito e che soprattutto l'aspirante Vice Presidente, ben lontano dall'essere l'eroe che molti dichiarano egli sia, è in verità un criminale di guerra, ma proprio quando corre per andare a consegnare queste informazioni alla Hookstraten, viene coinvolta in un incidente (siamo certo che lo sia davvero?) d'auto che la lascia priva di conoscenza.

Tornati alla Casa Bianca, Tom incontra Gabriel Thompson il quale, ben lungi dall'essere il traditore che tutti pensavano, si dimostra invece un autentico patriota. L'uomo dice a Kirkman di fidarsi ciecamente dei lui e - poco prima di essere arrestato e portato via - gli consegna le informazioni sottratte alla NSA, indicandogli in particolare un file di vitale importanza da consultare e che il Presidente scoprirà contenere una simulazione dell'esplosione del Campidoglio ideata dal qualcuno all'interno del Governo anni prima che l'evento accadesse davvero uccidendo quasi tutti i rappresentati politici del Paese e fornendo così la decisiva prova che qualcuno all'interno del Governo è un traditore. Finalmente anche Tom Kirkman comincia quindi a rendersi davvero conto conto di dover affrontare un nemico molto più pericoloso di quanto pensasse, ma la vera domanda è? Di chi può fidarsi?

La prossima settimana andrà in onda il finale di metà stagione della serie, che riprenderà poi nel 2017.

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