Designated Survivor 1x03 "The Confession": la recensione
La nostra recensione del terzo episodio di Designated Survivor, intitolato The Confession
Nonostante Designated Survivor non sia propriamente una serie d'azione riesce comunque a tenere il pubblico in sospeso, come nel caso di "The Confession", in cui la Casa Bianca viene colpita da un attacco hacker per scoprire che non sono stati rubati dati sensibili come si temeva, ma che sul computer del Presidente è stato rilasciato un video in cui Nassir, leader del gruppo Al-Sakar, rivendica l'attentato al Campidoglio. Nonostante Kirkman sembri avere finalmente a propria disposizione la prova che cercava ed il volto di un responsabile, il Presidente non sembra essere convinto che il video sia autentico e domanda al generale Cochrane e a tutti i presenti come mai Nassir si sia preso il rischio di hackerare uno dei sistemi informatici più sicuri al mondo per fare la sua dichiarazione, invece di rilasciarla pubblicamente. E' a quel punto che il vice direttore dell'FBI si decide ad esporre la teoria di Hannah Wells, secondo la quale alcune delle prove possono essere state piantate per indirizzare le indagini in una certa direzione. Venuto a conoscenza di questa possibilità, il Presidente ordina di non rilasciare al pubblico il video di Nassir, ma di stanarlo e decide inoltre, in un imprudente slancio collaborativo, di condividere suddetto video con la deputata Hookstraten.
Alla messa in onda della disastrosa intervista, inoltre, il figlio del Presidente defunto, che lo aveva inizialmente invitato a fare l'elogio funebre del padre, gli nega all'ultimo momento questo onore, affidandolo invece alla deputata Hookstraten, la quale - come commenterà Seth - "fa un discorso talmente politico, da non sembrare nemmeno politico," contribuendo alla cattiva immagine di Kirkman agli occhi del popolo americano. Rientrato alla Casa Bianca, Tom scoprirà due fatti, il primo è che il figlio del Presidente non aveva affatto con il padre il rapporto idilliaco che aveva fatto credere di avere (i due non si parlavano da anni), il secondo è che qualcuno ha fatto uscire il video di Nassir contravvenendo ad un suo diretto ordine.
"Signore, magari non ha notato di essere circondato da persone che vorrebbero vederla fallire, io voglio aiutarla a trionfare, voglio aiutarla a fiorire."
Con queste parole, e nonostante l'accusa da parte di Tom di aver disobbedito ad un suo diretto ordine, Aaron finirà per guadagnarsi il posto che desiderava, senza che il pubblico riesca davvero a capire se sia riuscito nell'intento di manipolare Kirkman e soprattutto se abbia conquistato l'agognata posizione con l'intento di distruggere Tom o per sete personale di potere.
Sul piano dell'indagine, Hannah, che - come era intuibile dal suo atteggiamento - nell'attentato ha perso l'uomo che amava, comincerà a fare qualche passo avanti dopo che dalle macerie verrà estratto il corpo dell'unico superstite, quello del giovane deputato McLeish. L'agente scoprirà infatti che, molto convenientemente, il deputato - che asserisce di non ricordare nulla di quanto accaduto - ha lasciato l'aula pochi secondi prima dell'esplosione e l'idea della cospirazione politica interna comincia a prendere sempre più piede.
Il prossimo episodio di Designated Survivor andrà in onda in America mercoledì 12 sulla ABC.
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