Derry Girls (stagione 3): la recensione

Derry Girls dice addio agli spettatori con una stagione 3 che conferma l'alto livello della serie, in grado di ridere e far commuovere

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La recensione della stagione 3 di Derry Girls, l'ultima a essere prodotta, disponibile su Netflix

Derry Girls saluta gli spettatori con la stagione 3, composta da sette episodi che confermano il progetto ideato da Lisa McGee come una delle migliori serie realizzate negli ultimi anni grazie al quasi perfetto equilibrio tra momenti divertenti e passaggi emozionanti.
Nel corso degli anni la narrazione è maturata insiema ai suoi giovani protagonisti, conducendo gli spettatori verso un epilogo in cui gli eventi storici sono al centro senza però mettere in ombra quanto accade ai teenager, ormai pronti ad affrontare l'età adulta, e tra le mura del Lady Immaculate College.

Un'ultima stagione all'insegna dei cambiamenti

Lisa McGee ha firmato una stagione che suscita sincere risate e profonda commozione, prendendo alla sprovvista gli spettatori nei momenti in cui propone le scene più emozionanti, struggenti e commoventi.
Il primo episodio dell'ultimo capitolo della storia propone un'atmosfera esilarante che introduce inoltre l'idea che i giovani protagonisti stiano per muovere gli ultimi passi nell'adolescenza, avvicinandosi inesorabilmente all'età adulta. Quando ritroviamo le ragazze e il loro amico James, infatti, il gruppo sta preoccupandosi degli importanti voti degli esami che potrebbero segnare il loro futuro e un incontro casuale con Sorella Michael li getta in un'ansia tale da spingerli a provare a scoprirli prima del previsto, trascorrendo così l'ultima notte delle loro vacanze in un crescente senso di preoccupazione aggravato da un crimine compiuto involontariamente e che li porta a essere fermati dalla polizia. Mentre i teenager vengono interrogati dall'inflessibile, e progressivamente sempre più confuso, ispettore Byers (interpretato in modo memorabile da Liam Neeson), a casa si sta compiendo un altro misfatto che mette a rischio i rapporti tra vicini.
La stagione prosegue poi dando spazio a Mary che ha una giornata all'insegna della ribellione che la porta a fare chiarezza sui propri bisogni e desideri, situazione che ha delle conseguenze inaspettate su una competizione che potrebbe rendere famosi i giovani amici; a una gita fuori porta che coinvolge vecchie amicizie dal passato criminale e un incontro con Sorella Michael ad alto tasso di imbarazzo; a un incarico che fa emergere sentimenti repressi a lungo mentre a casa c'è chi si lascia convincere a contattare una medium; a un intero episodio sospeso tra passato e presente che permette di scoprire qualche dettaglio della vita dei genitori dei ragazzi; a un Halloween per molti motivi destinato a cambiare la vita di tutti; e a un epilogo che intreccia con grande intelligenza eventi storici e finzione.

Una storia individuale e collettiva

Il punto di forza di Derry Girls, anche in questa terza stagione, è la facilità con cui anche gli eventi portati maggiormente all'estremo riescano a risultare naturali e credibili. Lisa McGee, che ha firmato gli script di tutte le puntate, ha saputo rappresentare nella serie quella sensazione di inadeguatezza, incertezza, ansia e al tempo stesso energia, speranza e voglia di sperimentare e vivere che contraddistingue l'adolescenza. La creatrice della serie ha avuto la capacità di creare quasi un parallelo tra i tumulti personali vissuti dai protagonisti con quanto stava accadendo intorno a loro, conducendo così gli spettatori verso un finale in cui si dà spazio ai dubbi che ognuno dei personaggi ha nei confronti della ratifica del Good Friday Agreement e con il voto che ha portato a cambiare la costituzione, evento che segna definitivamente la svolta definitiva della vita dei teenager e dell'Irlnda del Nord.

L'ottimo equilibrio tra finzione e realtà

La sceneggiatrice ha attinto a piene mani alla sua esperienza e sfruttato spezzoni di programmi televisivi e notiziari, o hit musicali dell'epoca, costruendo una struttura che riporta immediatamente gli spettatori agli anni '90, riuscendo a immedesimarsi con Erin Quinn (Saoirse-Monica Jackson), sua cugina Orla (Louisa Harland), e i loro amici Clare (Nicola Coughlan), Michelle (Jamie-Kee O'Donnell) e James (Dylan Llewellyn). Il fatto che ognuno dei teenager abbia caratteristiche molto diverse rende ancora più ricca di sfumature la narrazione e permette di utilizzare i naturali contrasti esistenti tra le varie personalità per enfatizzare i momenti divertenti e anche quelli drammatici. Lo stesso accade con gli adulti coinvolti nella storia che, tra casalinghe "disperate" e padri un po' distanti, hanno uno spazio adeguato che li rende una presenza essenziale e significativa. La puntata flashback, forse un po' inaspettata, permette inoltre di mostrarne dei lati inediti che approfondiscono e spiegano i rapporti con la generazione successiva. Sorella Michael si conferma poi un personaggio indimenticabile con la sua capacità di alternare battute sarcastiche a un'apparente indifferenza che Siobhán McSweeney tratteggia facendo intendere la presenza di un lato più vulnerabile e sensibile al di sotto di un'armatura emotiva davvero di ferro. I momenti in cui la religiosa ascolta, accanto a una Clare progressivamente sempre più a disagio, una conversazione privata mentre attende il treno e la sua reazione rimangono, insieme allo strepitoso cameo di Liam Neeson nel primo episodio, tra le sequenze più divertenti proposte dallo show.

Un addio memorabile a una serie che conquista fino alla fine

La creatrice della serie colpisce poi dritto al cuore con le puntate ambientate a Halloween, mix perfetto di lacrime di gioia e di dolore, e con un finale che emoziona grazie al parallelo perfetto tra le incomprensioni tra amici e quelle esistenti da anni nell'Irlanda del Nord segnata da morti, attentati e violenza. Derry Girls riesce però a sorprendere fino alla fine perché la serie non saluta i suoi fan con la commozione, regalando un'ultima svolta sorprendente e divertente scena.

La serie ha detto addio confermandosi uno dei titoli migliori offerti nelle ultime annate provenienti dal Regno Unito e, grazie anche alla breve durata degli episodi, chi non si fosse ancora innamorato delle ragazze di Derry dovrebbe farlo il prima possibile, unendosi così a chi sta già sentendo la loro mancanza e vorrebbe poter avere ancora l'occasione di seguire le disavventure dell'impacciata e al tempo stesso determinata Clare, della sfrontata Michelle, dell'aspirante intellettuale Erin, della semplicità e onestà di Orla, e del sensibile James, seguendoli tra un balletto delle Spice Girls e una rissa, tra furti e cuori spezzati, riconoscendo la forza e l'onestà di un'amicizia come tante, ma davvero unica, che permette di affrontare i drammi piccoli e grandi dell'adolescenza con qualcuno sempre al proprio fianco, crescendo e maturando a ogni diverbio e ostacolo da superare.

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