Demon Slayer - Kimetsu no Yaiba 1, la recensione

Demon Slayer non spicca per originalità, ma per la qualità dello storytelling e del character design

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Demon Slayer - Kimetsu no Yaiba 1, anteprima 01

Dopo averlo annunciato a Lucca Comics & Games 2018, Star Comics ha pubblicato lo scorso aprile il primo numero di Demon Slayer - Kimetsu no Yaiba, che ha poi riproposto in versione limitata con sovraccoperta all'ultimo Comicon. Il fumetto di Koyoharu Gotoge ha debuttato in Giappone nel febbraio 2016 sulle pagine di Weekly Shonen Jump, rivista ammiraglia della casa editrice Shueisha, riscontrando in breve un notevole successo, tanto da dar vita a un adattamento anime, distribuito nel nostro Paese da Dynit e disponibile su VVVVID.

La storia è ambientata all'inizio del XX Secolo, nell'epoca Taisho (1912 – 1926), in una zona montuosa del Giappone rurale. È un contesto ancora profondamente legato al passato e alle tradizioni ancestrali, sospeso tra fiaba e realtà. In questi luoghi si aggirano spietati demoni mangia-uomini che solo alcuni samurai, dotati di una particolare katana chiamata Nichirinto ("katana del sole"), possono abbattere.

L'esistenza semplice e serena di Tanjiro, il giovane protagonista della vicenda, viene sconvolta da uno di questi mostri. Dopo aver perso il padre, il ragazzo guadagna da vivere per sé e per i suoi cari vendendo carbone nei paesi limitrofi, e al ritorno da uno dei suoi viaggi assiste a una scena straziante: la sua numerosa famiglia massacrata da un demone. Dei fratelli di Tanjiro, solo la dolce Nezuko è sopravvissuta, ma sembra essere stata trasformata a sua volta in una creatura simile al responsabile della carneficina. Il protagonista giura di restituire alla sorella la sua natura umana e di vendicarsi di quegli esseri spregevoli, impegnandosi al massimo per conquistarsi la gloriosa qualifica di ammazza-demoni.

"Se da un lato non spicca per l'originalità del soggetto, dall'altro cattura l'attenzione del lettore sin dalle tavole introduttive per l'eleganza del tratto."Nonostante sia caratterizzato da una forte dose di drammaticità, rispetto a lavori similari, è evidente che l'horror-fantasy di Gotoge si basi su un modello narrativo ricorrente nel Fumetto nipponico, soprattuto nel genere shonen. Tanjiro è il classico personaggio di questa tipologia di manga: coraggioso e determinato, con doti uniche - come un fiuto infallibile alla Wolverine - ed è pronto a percorrere un lungo percorso fatto di sacrifici per il bene altrui e la propria crescita spirituale.

Gli antagonisti della vicenda sono invece l'ennesima rivisitazione degli yokai, esseri sovrannaturali tipici del folclore del Sol Levante, che qui hanno connotati diabolici e ricordano per diverse caratteristiche i nostri vampiri.

Il segreto di Demon Slayer - Kimetsu no Yaiba non sta dunque in cosa racconta ma in come lo racconta: se da un lato non spicca per l'originalità del soggetto, dall'altro cattura l'attenzione del lettore sin dalle tavole introduttive per l'eleganza del tratto; del resto, Gotoge è in possesso non solo di un'indiscutibile maestria alle matite ma anche di un talento notevole nello storytelling. Approfondendo lo speciale rapporto che viene a crearsi tra Tanjiro e Nezuko, e grazie all'introduzione di comprimari sapientemente tratteggiati - talvolta sorprendenti - è difficile non rimane conquistati da questa serie.

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Fonte immagini: Comixology

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