Demo, la recensione

Abbiamo recensito per voi la nuova edizione di Demo, opera di Brian Wood e Becky Cloonan

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Se aveste la possibilità di scegliere un super potere, quale sarebbe? Volare? Forza sovrumana? Lettura del pensiero? E una volta ottenuto, come gestireste l’enorme peso che questo dono implica? In tanti anni di letture a tema, abbiamo esplorato la vastissima galassia di reazioni legate a questo stravolgimento; dagli X-Men a Spider-Man, abbiamo familiarizzato con l’idea che, in molti casi, tali abilità vanno viste come delle maledizioni. Partendo da questa idea, Brian Wood ha strutturato le singole storie di Demo.

Lontani dai grattacieli della Grande Mela, ci spostiamo nella provincia, un mondo decisamente più realistico rispetto a quello patinato dei fumetti Marvel e DC Comics. In questo contesto spesso degradato trovano spazio personaggi – per lo più adolescenti – pronti ad aprirsi al lettore raccontando la propria storia, nella maggior parte dei casi segnata da eventi tragici.

Dopo le precedenti edizioni, la serie scritta da Wood e disegnata da Becky Cloonan viene riproposta da Edizioni BD in un volume unico che raccoglie tutti e diciotto gli episodi, tra prima e seconda serie, oltre a diversi contenuti extra che offrono un interessante spaccato sulla creazione dell’opera.

Nonostante siano trascorsi tre lustri dalla sua prima pubblicazione, l’opera di Wood mantiene inalterato il suo fascino. Rifuggendo da qualsiasi archetipo di eroe, lo scrittore americano tratteggia dei personaggi che portano in scena una buona fetta della società contemporanea: dal liceale all’uomo in carriera, da un operaio appena sposato a un militare costretto ad andare in Iraq per mantenere la famiglia. Ognuna di queste figure appare viva, credibile e spinge a fare delle riflessioni, a interrogarsi sulle scelte operate e sulla fragilità dell’esistenza.

Va detto che quella emerge che da queste pagine è una visione della realtà estremamente negativa che tinge di nero qualunque cosa: realizzarsi nel mondo del lavoro, trovare l’amore, la famiglia, le amicizie... Ogni aspetto della vita sembra essere toccato da un morbo che finirà per imputridirlo. Non c’è possibilità di salvezza, e l’idea che possedere della abilità fuori dal comune possa in qualche modo cambiare nel migliore dei modi la nostra vita viene puntualmente distrutta dal nichilismo di Wood.

Nel complesso, Demo vive di atmosfere oscure e schiaccianti che spesso destabilizzano per il grande coinvolgimento emotivo che generano. Si resta senza parole nel leggere Hai un colpo, non sbagliare, La mia ultima notte con te o Storia d’amore volume uno, e le altre storie si muovono lungo solchi similari, sfruttando l'elemento sovrannaturale come una metafora della diversità e permettendo a Wood di approfondire, libero da qualunque restrizione, il tema del superomismo.

La natura episodica delle storie viene invece sfruttata dalla Cloonan per darci prova di tutta la sua bravura: ogni capitolo è caratterizzato da uno stile diverso. Mantenendo un bianco e nero azzeccato per rendere al meglio l’angosciante mood del volume, la disegnatrice americana stravolge di volta in volta il tratto e lascia emergere le sue influenze mantenendo inalterata l’espressività, essenziale per la riuscita dei racconti.

Il formato proposto da Edizioni BD permette un'ottima fruizione di questo classico del Fumetto americano indipendente, un’opera che guarda al mondo supereroistico in maniera cinica ma incredibilmente emotiva.

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