Deadpool: I re del suicidio, la recensione
Abbiamo recensito per voi Deadpool: I re del suicidio, miniserie con protagonista il Mercenario Chiacchierone firmata da Mike Benson, Adam Glass e Carlo Barberi
Con Deadpool: I re del suicidio, miniserie Marvel Comics datata 2009, scritta da Mike Benson e Adam Glass, con i disegni di Carlo Barberi, hai forse trovato la risposta più efficace alle tue tante domande. La chiassosissima saga con protagonista Wade Wilson è infatti recentemente tornata sugli scaffali delle fumetterie italiane grazie all'edizione economica, formato "Bestseller", proposta da Panini Comics in occasione dell'uscita del suddetto lungometraggio.
Ne I re del suicidio, il protagonista si trova incastrato in un torbido complotto ordito da Lapide, uno dei villain classici di Spider-Man, intenzionato a vendicarsi di lui, facendolo apparire come il responsabile della distruzione di una palazzina di New York, incidente che ha causato la morte di svariati innocenti. L'opinione pubblica, dunque, si volterà contro il "povero" Deadpool, che (stranamente) questa volta è innocente. Il Mercenaio Chiacchierone dovrà dunque imbarcarsi in una crociata impegnativa, nel corso della quale dovrà dimostrare la sua innocenza agli occhi di coloro che lo vogliono morto (in primis Frank Castle, il Punitore), e fare luce sulla verità dietro questa tragedia. Ospiti speciali: Spider-Man e Daredevil, che renderanno questa storia ancora più ricca e connessa alle dinamiche dell'Universo Marvel.
Ai disegni, il messicano Carlo Barberi realizza tavole dalle chiare reminiscenze dei (non) tanto gloriosi Anni '90, periodo nel quale però, tra tanti esperimenti falliti, quello di Deadpool è stato più che vincente. Con il suo stile morbido, lievemente ipertrofico (specie nelle forme femminili) e volutamente cartoonesco, l'artista coglie a pieno lo spirito delle prime e indimenticabili storie del personaggio, rielaborandolo in salsa moderna.
In conclusione, la lettura di questa storia sarà la proverbiale "prova del 9" che vi farà comprendere con un certo grado di attendibilità se Deadpool è il personaggio dei fumetti che stavate cercando, o meno. Ma, aprioristicamente, il gioco vale la candela.