Deadpool: I re del suicidio, la recensione

Abbiamo recensito per voi Deadpool: I re del suicidio, miniserie con protagonista il Mercenario Chiacchierone firmata da Mike Benson, Adam Glass e Carlo Barberi

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Hai visto il film Deadpool e ti sei innamorato del Mercenario Chiacchierone interpretato da Ryan Reynolds? Vorresti scoprire di più della sua controparte originale a fumetti, ma non sai da dove iniziare, visto che la serrata continuity del fumetto supereroistico americano fa sentire te, lettore neofita, un po' perso?

Con Deadpool: I re del suicidio, miniserie Marvel Comics datata 2009, scritta da Mike Benson e Adam Glass, con i disegni di Carlo Barberi, hai forse trovato la risposta più efficace alle tue tante domande. La chiassosissima saga con protagonista Wade Wilson è infatti recentemente tornata sugli scaffali delle fumetterie italiane grazie all'edizione economica, formato "Bestseller", proposta da Panini Comics in occasione dell'uscita del suddetto lungometraggio.

Ma di cosa tratta questa storia? La risposta è semplice: di violenza imperante e gratuita, gag spassosissime, bombe di cinema e cultura pop, donne dalle prosperose forme in abiti succinti, armi da fuoco e armi da taglio, disturbi dissociativi e "voci nella testa", improbabili team-up tra supereroi, rotture di quarte pareti, e altro ancora. In sostanza, tutto quello che fa di Deadpool... Be', Deadpool. Uno dei personaggi più assurdi e unici del fumetto americano, un character nato per essere un villain di Serie B, mera carne da cannone, ma che ha letteralmente (e quasi indipendentemente) preso vita tra le mani dei suoi creatori (Rob Liefeld e Fabian Nicieza), trasformandosi ben presto in un vero e proprio fenomeno di costume, un anti-eroe che si fa beffa delle regole del sistema entro le quali si trova a operare, e diviene per questo amato alla follia da migliaia di migliaia di lettori.

Ne I re del suicidio, il protagonista si trova incastrato in un torbido complotto ordito da Lapide, uno dei villain classici di Spider-Man, intenzionato a vendicarsi di lui, facendolo apparire come il responsabile della distruzione di una palazzina di New York, incidente che ha causato la morte di svariati innocenti. L'opinione pubblica, dunque, si volterà contro il "povero" Deadpool, che (stranamente) questa volta è innocente. Il Mercenaio Chiacchierone dovrà dunque imbarcarsi in una crociata impegnativa, nel corso della quale dovrà dimostrare la sua innocenza agli occhi di coloro che lo vogliono morto (in primis Frank Castle, il Punitore), e fare luce sulla verità dietro questa tragedia. Ospiti speciali: Spider-Man e Daredevil, che renderanno questa storia ancora più ricca e connessa alle dinamiche dell'Universo Marvel.

Come già detto, a scrivere questa miniserie in cinque parti vi sono Mike Benson e Adam Glass, i quali, si badi bene, non nascono come fumettisti, ma come autori di serie TV, prestati (con cognizione del mezzo) alla Nona Arte. Questo aspetto si dimostra importante e vincente per almeno tre ragioni: la prima è che gli sceneggiatori si avvicinano a questo personaggio con un'attitudine "da fan", ossia da lettori che, amanti del personaggio, scrivono una storia che loro per primi vorrebbero leggere. La seconda è che la loro abilità scrittoria, complice il medium sul quale si sono formati, ha un taglio da format televisivo, che si traduce in un racconto molto dinamico e fluido, il cui storytelling procede ad atti e i cui tempi sono scanditi dall'azione, e i cui diversi fili narrativi di spiegano progressivamente, andando a intrecciarsi nel finale. Infine, i due scrittori ne sanno una più del diavolo, sul mondo del cinema, della TV e della cultura pop in generale: il risultato sono dialoghi scoppiettanti infarciti di citazioni e nozioni davvero uniche e divertenti.

Ai disegni, il messicano Carlo Barberi realizza tavole dalle chiare reminiscenze dei (non) tanto gloriosi Anni '90, periodo nel quale però, tra tanti esperimenti falliti, quello di Deadpool è stato più che vincente. Con il suo stile morbido, lievemente ipertrofico (specie nelle forme femminili) e volutamente cartoonesco, l'artista coglie a pieno lo spirito delle prime e indimenticabili storie del personaggio, rielaborandolo in salsa moderna.

In conclusione, la lettura di questa storia sarà la proverbiale "prova del 9" che vi farà comprendere con un certo grado di attendibilità se Deadpool è il personaggio dei fumetti che stavate cercando, o meno. Ma, aprioristicamente, il gioco vale la candela.

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