DCeased: Pianeta morto, la recensione
DCeased: Pianeta Morto è un discreto terzo atto che può essere apprezzato solo da chi ha letto e ammirato le due precedenti miniserie
Con DCeased: Apocalisse zombi siamo stati calati in un inferno. Una terra apocalittica dove l'Equazione Anti-Vita di Darkseid si era diffusa lungo tutto il globo terrestre in maniera incontrollata e caotica a causa di Cyborg.
Sarà dunque ora la volta del paradiso? DCeased: Pianeta morto (DCeased: Dead Planet) è il terzo atto della saga zombesca della DC Comics concepita dallo sceneggiatore Tom Taylor, una miniserie in sette parti realizzata dal disegnatore della prima storia, Trevor Hairsine.
Tuttavia, un messaggio di Cyborg riporta alcuni di questi eroi sulla Terra, un messaggio molto importante che potrebbe portare a una cura per l'intera umanità. Ma per giungere a essa, molti saranno i mondi per cui dovranno viaggiare e ancora di più gli ostacoli e i sacrifici che gli eroi dovranno affrontare.
Questa storia si configura – e la cosa viene detta in senso buono – come quando vi viene assegnato un compito su un argomento di cui sapete tutto, ma decidete di non strafare e consegnate un elaborato che sapete vi farà guadagnare la sufficienza.
"DCeased: Pianeta Morto è un discreto terzo atto che può essere apprezzato solo da chi ha letto e ammirato le due precedenti miniserie"Tom Taylor ha infatti ormai già ben delineato nelle due storie precedenti questo mondo alternativo e gli eroi che lo popolano. Eroi diversi da quelli presenti nell'Universo DC, anche se condividono la stessa identità: diversi per le vicende che hanno vissuto, per i lutti che hanno subito, per i cambiamenti tragici che hanno affrontato, per i potenziamenti a cui sono stati sottoposti.
Su questo background, Taylor innesta la nuova trama, forse quella definitiva incentrata su questo universo alternativo. Anche se, a onor del vero, alla fine rimangono ancora un paio di questioni in sospeso, giusto per tenersi qualche cartuccia in canna, in caso di numerose ed espresse richieste da parte dei lettori per un ritorno.
Pur aprendo alcuni nuovi squarci su questo mondo e introducendo altri personaggi non presenti nelle prime due miniserie, lo sceneggiatore capitalizza – qui senza strafare – con quanto costruito in precedenza e conclude il percorso narrativo di tutti i personaggi principali coinvolti, portando alla maturazione definitiva i figli di Superman e Batman, facendo accettare ad altri eroi le loro nuove identità e facendo qualche sacrificio... forse fin troppi. Trevor Hairsine, dal canto suo, interviene per rappresentare al meglio quanto sopra descritto, sullo stesso buon livello visto nella prima storia.
Il terzo atto, come nel cinema, è sempre quello che si pone l'obiettivo di portare la storia alla sua risoluzione e risolvere tutti i punti in sospeso. DCeased: Pianeta Morto è un discreto terzo atto che può essere apprezzato solo da chi ha letto e ammirato le due precedenti miniserie (chi balzasse a bordo solo con questa storia avrebbe qualche difficoltà) e imparato a conoscere questo peculiare mondo alternativo.
[gallery type="thumbnails" columns="1" size="large" ids="289071,289070,289069,289068,289067,289066,286155"]
Cosa ne pensate? Scrivetecelo nei commenti! Vi ricordiamo che BadTaste.it è anche su Twitch