DayZ, quello su PlayStation 4 è un esordio deludente – Recensione

DayZ è già di per sé tutt’altro che accondiscendente e indirizzato al grande pubblico,in aggiunta un comparto tecnico arretrato e diverse magagne ne influenzano negativamente il gameplay

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Per una semplice mod, riuscire nell’impresa di tramutarsi in un piccolo fenomeno mediatico, nonché in un gioco ambito e conteso dai principali produttori di console in gara, non è affatto cosa da poco. La notorietà garantitagli dalle schiere di youtuber e streamer, che hanno dato spazio alla creatura di Bohemia Interactive nei loro palinsesti, ha generato un ragguardevole hype attorno ad un gioco che, in fin dei conti, è rimasto in early access per moltissimi anni, proponendosi solo negli ultimi mesi nella sua forma definitiva prima su PC, poi su Xbox One e ora, finalmente, anche su PlayStation 4, edizione presa in esame per questa amara recensione.

Amara, perché la realtà dei fatti è ineluttabile e tragica: DayZ sull’ammiraglia nipponica fatica, zoppica, non è al passo con i tempi. Non è completamente da buttare, perché atmosfera e profondità delle meccaniche ci mettono una bella pezza, ma se speravate di poter finalmente dire addio alla vita sociale, dovrete dolorosamente ricredervi.

Le premesse che sottendono l’esperienza sono semplicissime. Nei panni di un sopravvissuto, vi ritroverete in un punto casuale di una gigantesca mappa, dall’estensione di oltre cinque mila chilometri quadrati, con un unico obiettivo, quello di tenere lontana la morte il più possibile, reperendo risorse, eludendo gli zombie che infestano ogni anfratto dell’ambientazione, stando ben attenti alle reali intenzioni degli altri giocatori che, di tanto in tanto, potrete incontrare nel corso dell’avventura.

[caption id="attachment_197158" align="aligncenter" width="1000"]DayZ screenshot Usare armi da fuoco è sconsigliato per due motivi: scarsità di munizioni e rumorosità che potrebbe attirare altri guai. Quando possibile, meglio affidarsi ad un’accetta, una mazza da baseball o un tubo di ferro[/caption]

I primi minuti in compagnia di DayZ, purtroppo, non sono affatto rassicuranti, né particolarmente memorabili. Da una parte, scegliendo uno tra i tanti server disponibili, tra permanenti e non, potrebbe capirvi di dover rimanere in attesa, nella speranza che qualcuno vi lasci il posto in partita. Dall’altra, la totale assenza di un tutorial degno di questo nome, vi catapulterà violentemente in un’esperienza che non accetta compromessi, né si prende la briga di accompagnare il neofita durante i suoi primi, insicuri, tentativi.

DayZ è in tutto e per tutto un survival, un’avventura piuttosto difficile, in cui dovrete recuperare materiale, oggetti, armi, al fine di mantenere entro i livelli di guardia gli indicatori relativi a fame, sete, freddo e così via.

"Il sistema di controllo non riesce a gestire la navigazione tra i menù"Non c’è un vero scopo, né quest di alcun tipo che indirizzino e instradino gli sforzi del videogiocatore verso un obiettivo, un fine, uno scopo. Vista l’evoluzione conosciuta dal genere soprattutto nell’ultimo anno, questo potrebbe essere già visto come un limite della produzione, una feature che potrebbe indurre la maggior parte dei videogiocatori a perdere interesse piuttosto in fretta, nonostante il fulcro della produzione consista anche e soprattutto nell’interazione con gli altri videogiocatori, nelle possibili alleanze e negli inevitabili conflitti che si innescheranno a seconda delle esigenze individuali del momento.

Purtroppo, al di là del concept già di per sé ostico, questa edizione per PlayStation 4 mostra il fianco in più di una situazione. Oltre ai già citati tempi di attesa per entrare in partita, tecnicamente il gioco lascia alquanto a desiderare. Il frame rate è tutt’altro che stabile. Non sono rari i casi di pop-up. Texture e modelli poligonali non sono degni dell’attuale generazione di console. La distanza della linea d’orizzonte è impressionante, certo, ma non basta.

Il sistema di controllo, inoltre, non riesce a gestire la navigazione tra i menù, fattore tutt’altro che secondario trattandosi di un survival che vi costringerà, spesso e volentieri, a frugare nell’inventario con una certa urgenza. Se analogici e pulsanti si comportano decentemente nelle fasi d’esplorazione e di combattimento, barcamenarsi tra le tante schermate che gestiscono i parametri del personaggio e gli oggetti che si porta dietro è inutilmente e fastidiosamente complicato.

Ciò che è peggio, la gestione degli hit-box è quanto di più arbitrario e approssimativo si possa immaginare. In più di un’occasione ci è capitato di mancare uno zombie a pochi centimetri dalla nostra accetta, mentre il nemico, girato completamente di spalle rispetto al nostro avatar, prosciugava la barra di salute pur menando fendenti all’aria.

[caption id="attachment_197157" align="aligncenter" width="1000"]DayZ screenshot Il gioco prevede una chat vocale in game di prossimità, utilissima e spesso fondamentale per coordinarsi con gli alleati o per minacciare potenziali utenti ostili[/caption]

L’esordio di DayZ su PlayStation 4 è estremamente deludente. Se il gioco è già di per sé tutt’altro che accondiscendente e indirizzato al grande pubblico, un comparto tecnico arretrato e diverse magagne che influenzano negativamente il gameplay rendono la creatura di Bohemia Interactive ancor più indigesta e consigliabile solo al ristrettissimo pubblico di fan sfegatati di survival e zombie.

Futuri aggiornamenti e patch potrebbero anche migliorare la situazione generale, su questo non abbiamo dubbi, ma per ribaltare completamente la situazione ci vorrebbe un miracolo. E quelli sono piuttosto rari.

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