Darkenblot vol. 3, la recensione
Casty e Lorenzo Pastrovicchio concludono la loro saga fantascientifica nel terzo volume di Darkenblot
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il terzo numero della Definitive Collection dedicato a Darkenblot si presenta con una piccola imperfezione in copertina: un adesivo indica il prezzo di 5,50 Euro, invece dei 4,50 inizialmente annunciati. Si tratta di un aumento accettabile, a fronte delle oltre duecento pagine del volume, ma come soluzione è abbastanza antiestetica. La foliazione maggiorata è necessaria per concludere la saga con il terzo ciclo di storie, inserendo anche due episodi autoconclusivi che fungono da interludio, pubblicati su Topolino per immergere nuovamente i lettori nelle atmosfere della serie prima del gran finale.
DarkenBlot 2: Il Ritorno - Conflitto Smodato è un divertissement basato su un elemento narrativo della serie presentato in passato: nell'universo diegetico vengono realizzati film che raccontano gli scontri tra Topolino e il robot di Macchia Nera. In questo frangente, viene adattata sul grande schermo l'avventura appena letta, in cui è presente anche Minni, elevata a eroina a discapito del vero protagonista, grazie alla complicità di uno sceneggiatore evidentemente di parte. Da segnalare una delle più azzeccate citazioni a Star Wars di sempre, che ironizza su una scena di culto della Storia del Cinema giocando sapientemente con la struttura della tavola.
L'azione si sposta da Robopolis a Miraitoishi, città che ospita l'esposizione tecnologica universale: qui Topolino incontra una squadra di quattro ragazzi dotati di esoscheletri colorati pronti a fronteggiare gli attacchi di un sempre più potente Darkenblot. Sono evidenti le influenze dell'immaginario nipponico e i prodotti che ha generato in occidente, come Power Rangers o Pacific Rim, qui reinterpretati in chiave disneyana dopo un accurato processo di world building.
Il tandem creativo formato da Casty e Lorenzo Pastrovicchio confeziona un terzo capitolo epico che conferma l'eccellenza della saga: un fumetto d'intrattenimento di qualità decisamente elevata che propone uno dei migliori "universi paralleli" nati negli ultimi anni in Disney. La cura e l'innovazione presenti tanto nella sceneggiatura quanto nei disegni denotano la volontà di alzare l'asticella rispetto a quanto realizzato precedentemente, con risultati pregevoli.
L'unico appunto che si potrebbe fare a questa collaborazione è la struttura della tavola piuttosto squadrata, un tratto distintivo di Casty evidentemente ereditato dai suoi storyboard, a cui Pastrovicchio si sente evidentemente vincolato, non concedendosi una libertà nell'impostazione della pagina che utilizza in altre occasioni (PK su tutte) e che in storie dinamiche come queste avrebbe rappresentato un grande valore aggiunto.