Dante - La Divina Commedia a fumetti, la recensione

Abbiamo recensito per voi Dante - La Divina Commedia a fumetti di Marcello, edito da Shockdom

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Marcello, nome di battesimo e nome d'arte del fumettista senese Marcello Toninelli, è sempre stato legato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, di cui ha realizzato un celebre adattamento a fumetti. Nel corso della sua carriera ha rivisitato molte opere della letteratura mondiale, come l'Illiade, l'Eneide, l'Odissea, la Gerusalemme Liberata, ma anche il film Star Wars e le biografie di figure politiche come Benito Mussolini e Silvio Berlusconi. Ma la sua opera più popolare è proprio La Divina Commedia a fumetti, che, dopo numerose ristampe nel corso dei decenni, viene riproposta da Shockdom in un'edizione definitiva, ottima per i collezionisti ma al contempo di comoda consultazione.

Marcello esordisce nel 1969 sulle pagine del giornale Off-Side, a soli 19 anni, al fianco di autori del calibro di Bonvi e Guido Crepax; il suo Dante Alighieri muove i primi passi nella selva oscura, ma dopo soli tre numeri la testata chiude. L'autore ci riprova con la rivista Undercomics ma il destino è simile, ed è soltanto autoproducendo il trimestrale Fox Trot che l'Inferno giunge a compimento in una versione ridisegnata. Il Giornalino si interessa a questa riscrittura del poema classico e lo pubblica sulle sue pagine in una versione a colori leggermente rielaborata nei testi per risparmiare le battute più pruriginose ai giovani lettori del settimanale cattolico. Ma è con questa edizione che il fumetto raggiunge la popolarità sul territorio nazionale, e all'autore vengono immediatamente richiesti il Purgatorio e il Paradiso, che completano l'adattamento del celebre testo di Alighieri.

Uno dei meriti de La Divina Commedia a fumetti è quello di prendere in considerazione l'intera opera, laddove la maggior parte delle parodie dantesche si concentra unicamente sull'Inferno, il libro più popolare della trilogia anche a causa della maggiore considerazione riservatagli sui banchi di scuola. Tra i gironi demoniaci, Marcello ironizza sulle figure storiche costrette a sopportare le pene infernali, ma non mancano gag anacronistiche o situazioni demenziali fatte vivere a Dante e Virgilio.

La struttura della strip consente un ritmo sostenuto e una ricca sequenza di battute che accompagnano il viaggio del poeta, corredate in questa edizione da alcuni estratti dall'opera originale, consentendo un parziale confronto da parte del lettore. Per Purgatorio e Paradiso, Toninelli preferisce adottare invece la doppia striscia, "dimezzando" in un certo senso la frequenza delle battute; in questo modo la comicità è meno fulminante, ma si ha modo di approfondire personaggi ed eventi meno conosciuti, proprio per la minore diffusione dei rispettivi libri.

Effettivamente questi due adattamenti a fumetti non sono efficaci come l'Inferno, ma ci sono comunque momenti divertenti e tormentoni efficaci, tra i quali spiccano i sentimenti di Dante per Beatrice, quando il poeta ritrova la sua amata. Rispetto ai gironi infernali, dove il protagonista si perdeva in lunghe chiacchierate con i dannati, Marcello preferisce mostrare brevi riassunti biografici dei personaggi incontrati sulla strada, così da offrire una maggiore varietà e trovando maggiori appigli per la gag.

L'edizione Shockdom non si limita a pubblicare la versione a fumetti della Divina Commedia, ma inserisce in questo volume anche La vita di Dante a fumetti, al fine di proporre un quadro più completo possibile del poeta fiorentino. Considerando poi il dizionario alfabetico dei personaggi pubblicato nelle ultime pagine, questo volume potrebbe essere un ottimo compendio da utilizzare anche in ambito educativo, per fornire agli studenti un approccio meno serioso a un'opera che fa sempre penare le classi di letteratura italiana e che, se affrontata nel modo giusto, potrebbe rivelare le sue qualità.

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