Dampyr 224: Il santo venuto dall'Irlanda, la recensione
Abbiamo recensito per voi Dampyr 224: Il santo venuto dall'Irlanda, pubblicato da Sergio Bonelli Editore
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Diciamolo subito: Dampyr 224, uscito in edicola lo scorso 6 novembre, è uno spettacolo da leggere e da guardare; per godere appieno di tutta la sua bellezza e qualità cromatica, consigliamo di affidarsi alla lussuosa versione cartonata, dato che il brossurato da edicola denuncia qualche sbavatura in fase di stampa.
È stato l'editor e co-creatore del personaggio a ideare questo progetto e a coordinare un team di artisti superbo, costituito da quattro disegnatori, vecchie e nuove colonne di Dampyr (in rigoroso ordine di apparizione nel volume): Michele Rubini, Nicola Genzianella, Michele Cropera e Majo, assistiti dai colori di Romina Denti e Giovanna Niro.
Il risultato finale, scaturito da questa alchimia di svariati talenti, è Il santo venuto dall'Irlanda, che al suo impressionante patrimonio grafico combina un notevole spessore narrativo in cui si fonde Storia, folclore, orrore, fantascienza e magia. Si tratta di uno splendido omaggio tributato alla Lucca di ieri e di oggi, scrigno di incomparabili gioielli della nostra cultura e sede di una delle fiere del Fumetto più prestigiose al mondo.
Boselli, con un incredibile gioco di equilibrio tra racconto erudito e puro divertimento, è stato capace di realizzare tutto ciò riuscendo a conciliare i Bizantini con il concetto di multiverso, gli Etruschi e i vampiri, monaci e cosplayer, arrivando a formulare la sua autorevole spiegazione dampyriana alle origini del santo patrono, nonché vescovo della città toscana.
Ci riferiamo ovviamente a San Frediano, probabilmente il nobile Finnian, principe dell'Ulaidh (l'attuale Ulster, l'Irlanda del Nord) del VI Secolo, divenuto pellegrino ed eremita in Italia.
Non vi sveleremo altro sull'episodio in questione, neppure i tanti personaggi che vi prendono parte e che provengono dall'alto lignaggio dello straordinario e variegato pantheon di eroi e villain dell'epica saga del Figlio del Diavolo; non vogliamo rovinarvi nessuna delle sorprese celate in questo albo: godetevi il viaggio che vi attende nello spazio e nel tempo, tra fantasia e realtà, cronaca e leggenda, brivido e piacere.
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