Dampyr 218: Danse Macabre, la recensione

Abbiamo recensito per voi Dampyr 218: Danse Macabre, di Mauro Boselli e Luca Rossi

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Dampyr 218: Danse Macabre, anteprima 01

I fan di Dampyr che ad aprile sono rimasti spiazzati dagli eventi di Yossele il muto verranno letteralmente sconvolti dall'ultimo albo della serie regolare: Danse Macabre, uscito in edicola lo scorso 4 maggio. Ne firma i testi il co-creatore ed editor del personaggio, Mauro Boselli, mentre i disegni sono opera di Luca Rossi, un veterano del Figlio del Diavolo, a cui si deve anche la variant del brossurato.

Su quest'ultima, presentata in anteprima un paio di settimane fa a Napoli Comicon, così come sulla copertina regolare affidata come di consueto a Enea Riboldi, campeggia Tesla Dubcek, la non-morta che, sin dall'inizio della saga horror fantasy targata Sergio Bonelli Editore costituisce un trio indissolubile con Harlan Draka ed Emil Kurjak.

Su queste pagine, la bella vampira è la protagonista indiscussa e affronta la prova più difficile di sempre. Viene isolata dai compagni da uno degli antagonisti più potenti della fazione opposta, l'amesha traditore Samael, Principe dei Seduttori. Lo sviluppo dell'intreccio, tuttavia, coinvolgerà un nemico assai più spietato, esplodendo in uno scontro spettacolare tra le forze del bene e quelle del male.

Così come accade per Tesla nei confronti delle trame ordite dal suo ammiratore, anche chi vi scrive è rimasto ammaliato e rapito dalla magia e dal mistero della situazione, avvolto dalle spire della vicenda, incosciente e scriteriato come l'eroina perché inconsapevole dei pericoli nascosti, innescati sul finire dell'episodio.

Ne abbiamo pagato le conseguenze a caro prezzo e siamo rimasti attoniti a fissare l'albo, non appena richiuso, increduli per quanto accaduto, ma appagati dalla tempesta di emozioni.

Non possiamo rivelarvi altro, non ce lo perdonereste. Quello che possiamo dirvi senza paura è che Danse Macabre è un fumetto strepitoso per la qualità dei contenuti e per il modo in cui questi vengono esposti.

Dal punto di vista narrativo, è ispirato esplicitamente al racconto breve Il barile di Amontillado, di Edgar Allan Poe, ed è adattato al frangente dampyriano dalla magistrale penna di Boselli; da quello grafico, è il frutto del talento e dell'esuberanza artistica di Luca Rossi, che coinvolge il lettore in un'accattivante atmosfera gotica e noir, e che soprattuto regala un'interpretazione di Tesla irresistibile, sexy, dolce e altera, fragile e caparbia: semplicemente indimenticabile.

D'altronde, questo incredibile capitolo, il più sensazionale di tutta la serie, è dedicato a lei, una delle figure femminili più riuscite del panorama fumettistico nostrano del nuovo millennio.

Dampyr 218: Danse Macabre, anteprima 02

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