Dampyr 201: Black Annis!, la recensione

Dampyr 201: Black Annis! è il secondo capitolo dell'elettrizzante trilogia iniziata con lo storico numero 200

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Il secondo capitolo dell'elettrizzante trilogia iniziata con lo storico numero 200 di Dampyr è arrivato in edicola da poco più di una settimana. Lo scontro si sposta a Londra e vede contrapposti altri interpreti, ben noti ai fedelissimi della serie.

Nella stessa notte in cui accadono le vicende di La legione di Harlan Draka, gli amici del protagonista - tra cui l'archeologo Matthew Shady, il corpulento Murphy, Stuart Morison e suo padre Ayldon (principe del popolo fatato degli Shee del folclore irlandese) e il detective di Scotland Yard Simon Fane - si trovano a fronteggiare al Globetrotters Club i terrificanti Tylwyth Teg (l'analogo degli Shee o Sidhe delle leggende gallesi) e la loro oscura signora, colei che dà il titolo all'albo: Black Annis.

Il giornalista Timothy O'Brien è della partita e svolge un ruolo centrale grazie al contatto diretto che è in grado di instaurare con Dolly MacLaine, di cui finalmente apprendiamo la sorte, cruciale nella vicenda.

Questo numero segna un altro vertice qualitativo, nonché un punto di svolta fondamentale della saga, sciogliendo alcuni riserbi attorno al destino della scrittrice discendente di Amber Tremayne e del figlio Aurelio Ambrosio. Mai prima d'ora le era stato dedicato tanto spazio in un episodio e la curiosità è stata soddisfatta attorno a questo misterioso e intrigante personaggio di cui sentiamo parlare da quindici anni esatti, sin dal 21° albo della serie, intitolato Transylvanian Express e pubblicato nel dicembre 2001.

La suspense è orchestrata in un continuo crescendo dalle doti di quell'impeccabile narratore che è Mauro Boselli: azione, spettacolo e fantasia si amalgamano ancora una volta alla perfezione e sono celebrate al meglio dal tratto incantevole e al contempo terrificante di Nicola Genzianella.

L'artista milanese è in grado di offrirci una varietà stupefacente di soggetti distinti e di ambientazioni così differenti da risultare - insieme ad altri senatori come Mario “Majo” Rossi, Luca Rossi o Maurizio Dotti - uno dei più grandi interpreti della testata.

Pagina dopo pagina, in Dampyr 201 l'esito finale della lotta tra bene e male si fa più incerto che mai travolgendoci nei meandri del Multiverso. È la resa dei conti con la regina di Annwn, in cui non possono mancare all'appello i suoi alleati e i nemici mortali: una sfida giocata su una scacchiera iperdimensionale all'ultima mossa, all'inganno più sottile, al fatidico colpo di scena.

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