Dampyr 199: Il lord delle isole, la recensione

Abbiamo recensito per voi il numero 199 di Dampyr, scritto da Mauro Boselli e disegnato da Michele Rubini

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Il lord delle isole, uscito in edicola lo scorso 4 ottobre, è la seconda e conclusiva parte del ciclo di Drustan (Tristano), apertosi con Lyonesse. Questo brossurato numero 199 è inoltre l'ultimo dei quattro consecutivi capitoli dedicati al primo dampyr della storia: Taliesin il Bardo, figlio di Mordha. Costui è signore delle terre d'Irlanda, nemico giurato di Lyonesse e del regno di Kernow, retto dal saggio Marcus Cunomorus, padre adottivo di Drustan.

Entra in gioco in questo episodio decisivo Angus Og, a cui il titolo dell'albo fa riferimento, alias Lord Marsden. È lui a offrire il proprio appoggio al bellicoso popolo dei Pitti, pronti a superare il Vallo di Adriano e conquistare la Britannia. La grande isola è minacciata dalle sue orde di dearg-dul (i vampiri del folclore gaelico) da un parte e da quelle di Mordha dall'altra, mentre dal Sud premono le orde di barbari teutonici riuniti del reietto Medraut (Mordred).

A difenderla si erigono i suoi campioni rimasti. Intorno a Taliesin e Drustan si stringono i giovani Llacheu figli di Artos (Artù) e Gwenhwyfar (Ginevra), oltre a Myrddin (Merlino), figlio di Ambrosio e di Aidan dei sidhe (il popolo delle fate della mitologia gaelica); non sono soli: Amber di Gwynedd e Draco - niente meno che Ambra e suo fratello Draka - si unisco a loro.

In questa articolata e straordinaria vicenda Mauro Boselli infonde tutto se stesso e pone in scena quattro dei più iconici e affascinanti Maestri della Notte, protagonisti dell'intera saga, intessendo una trama degna di un grande romanzo Fantasy. Tradimenti, complotti, imboscate e amori travolgono il lettore dalla prima pagina, mentre, sullo sfondo, germani e celti si contendono la futura Inghilterra.

Con un'altra prova superlativa, Michele Rubini dà forma all'immaginazione e alla scienza del suo sceneggiatore. L'artista di origini umbre mostra una padronanza totale della tavola e dei soggetti, svariando da una battaglia equestre a un intenso primo piano. Le sue figure sono vive, i loro occhi sembrano quasi brillare nelle vignette e regalano momenti di assoluto coinvolgimento.

Le prede di Annwn, La vendetta di Severa, Lyonesse e Il lord delle isole si attestano come quattro perle imperdibili, non solo per i fan del Figlio del diavolo, ma per ogni amante del fumetto. Non potevano essere che la presentazione ideale per l'attesissimo Dampyr 200.

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