Dopo gli eventi narrati
nel primo volume, continua la drammatica odissea di
Future Taylor, archivista protagonista della saga di
Crossed + Cento, creata da
Alan Moore partendo da un concept partorito dalla mente di
Garth Ennis. In cosa consiste
Crossed + Cento, e in cosa differisce dal suo precursore
Crossed? Il primo è sostanzialmente lo spin-off del secondo, e prende il via circa un secolo dopo la prima apparizione degli
Scrociati, esseri umani colpiti da un misterioso virus che li ha tramutati in esseri spietati che hanno perso ogni freno inibitorio, dando liberissimo sfogo a tutte le pulsioni più oscure che si annidano nella mente dell'uomo. Tale mutazioni è resa evidente, oltre che dall'indole folle dei contagiati, anche da una caratteristica eruzione cutanea cruciforme che appare sul loro volto. Da allora, vi è stata una vera e propria pandemia che ha decimato la nostra specie. Qual è invece il panorama di questo mondo nel suo futuro? Quello di una realtà ancora più distopica, in parole povere. Il mondo di
Crossed un secolo dopo il primo contagio è quello di un'umanità oramai ridotta ai minimi termini, che si rifugia in piccole comunità fortificate. I sopravvissuti hanno però saputo dare vita a una nuova società, che è stata eretta sulle ceneri della precedente. Le differenze tra gli umani di un secolo prima e quelli del presente della narrazione sono spiccate, a livello sociologico, religioso, politico. Manifestazione più significativa si ha apprendendo come sia cambiato il linguaggio, adesso molto diverso rispetto al passato. In sostanza, quello che gli esseri umani rimasti hanno dovuto fare, dopo aver stabilizzato la loro sopravvivenza (nei limiti del possibile, in un mondo popolato dagli Scrociati, che loro chiamano Facciadichiesa), è stato dover recuperare ogni testimonianza superstite della precedente era dell'umanità, che è stata conseguentemente reinterpretata in maniera arbitraria a causa della mancanza di un passaggio di testimone diretto.
Compito di Future Taylor era proprio questo, recuperare, catalogare e interpretare le testimonianze del passato. Purtroppo però la protagonista è stata costretta a fare i conti con verità nascoste che hanno reso ancora più tragica la realtà nella quale vive. Durante una delle sue tante missioni d'esplorazione, Future ha fatto un'agghiacciante scoperta: in passato, il serial killer Beauregard Salt aveva trovato il modo di domare gli Scrociati, facendone i suoi servitori e fornendo loro le basi per dar vita a quel minimo di società che potesse loro consentire la sopravvivenza e il perpetuare la loro specie. Gli umani hanno quindi dovuto accettare improvvisamente l'idea che anche i loro nemici naturali hanno imparato a organizzarsi, e non sono più quindi solo animali rabbiosi. Come se non bastasse, uno di questi mostri evoluti, Robbie Greer, è riuscito persino a infiltrarsi nella comunità di Future, denominata Chooga, mettendola a ferro e fuoco. In questo secondo volume, la giovane dovrà ripartire da capo, nella comunità islamica di Murfreesboro, essendo a conoscenza di una verità talmente improbabile che nessuno è ancora disposto a crederle davvero. I fatti, a ogni modo, le daranno tristemente ragione, mentre questa realtà va inevitabilmente verso uno scontro di mondi che ne lascerà in piedi solo uno, o magari nessuno. Future sarà quindi in prima linea nella lotta per il futuro dell'umanità.
In questo secondo volume di
Crossed + Cento, intitolato
Io sono leggenda, vi è un importante passaggio di testimone tra sceneggiatori, con il Bardo di Northampton che lascia il posto a
Simon Spurrier, già a suo agio nel mondo di
Crossed, avendone realizzato il webcomic spin-off
Manchi solo tu. Per quanto Moore sia un autore inarrivabile, capace di scrivere (quasi) sempre con pregevole maestria, in questo caso il nuovo scrittore non fa rimpiangere troppo il precedente, scrivendo una storia equilibrata, carica di tensione e di azione, e con sufficienti colpi di scena da interessare dall'inizio alla fine. Del resto, se un racconto poggia su fondamenta solide, è difficile che crolli solo perché i piani superiori vengono edificati da un costruttore diverso. Anche ai disegni,
Fernando Heinz e
Rafael Ortiz prendono il posto di
Gabriel Andrade, realizzando tre capitoli a testa della storia. Il primo ha un tratto piacevolmente cartoony, che non trascura il realismo anatomico e si traduce in una bella ibridazione delle figure, mentre il secondo ha uno stile più improntato al realismo, con un tratto aggressivo e sporco. Sono entrambi due artisti dignitosi e capaci, anche se molto diversi tra loro. Secondo il gusto personale di chi scrive, le parti illustrate da Heinz sembrano essere artisticamente più valide. Infine, un plauso alle colorazioni dei
Digikore Studios, che impreziosiscono notevolmente il valore artistico e la carica visiva dell'opera.