Criminal - L'edizione Deluxe vol. 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo volume dell'edizione Deluxe di Criminal targata Panini Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Ed Brubaker è uno dei pochi scrittori che raramente sbagliano un colpo; la sua carriera è ricca di cicli memorabili, come quelli su Daredevil, Batman e Captain America, e il suo contributo al Fumetto supereroistico moderno è innegabile, tanto da aver influenzato anche prodotti legati al Cinema e alla Televisione. Lo sceneggiatore raggiunge però l'infallibilità quando collabora con quella che a livello creativo possiamo definire la sua "anima gemella": l'artista inglese Sean Phillips, che si è fatto conoscere dal grande pubblico soprattutto per una lunga run di Hellblazer, realizzata con il connazionale Paul Jenkins, e per la grottesca miniserie Marvel Zombies, su testi di un Robert Kirkman pronto per spiccare il volo. A questo duo delle meraviglie va tributato il merito di aver definitivamente rilanciato il Fumetto noir nel nuovo millennio, insieme ai colleghi Greg Rucka e Brian M. Bendis.
Criminal è stato originariamente pubblicato negli Stati Uniti tra il 2006 e il 2011 sotto le insegne di Icon, etichetta creator-owned che la Marvel aprì per coccolarsi gli autori più indy che stava via via inglobando. Il corpus dell’opera si compone di due serie regolari e altrettanti miniserie, alle quali, nel 2016, si sono aggiunte un paio di storie realizzate al fine di celebrare il passaggio alla Image Comics. In Italia, Criminal è stato proposto da Panini Comics, che, dopo averlo presentato in brossurati da fumetteria, ha deciso di dargli ora nuovo lustro con una sontuosa edizione Deluxe. Il primo cartonato di questa rinnovata veste editoriale raccoglie le storie Coward, Lawless e The Dead and the Dying, alle quali si aggiungono in appendice una storia breve inedita e tanti interessanti extra.
All’interno di questo sviluppo organico perfettamente articolato, si muovono figure che animano il sottobosco criminale. Brubaker e Phillips scendono nei bassifondi, nei vicoli più luridi e nelle situazioni più assurde, trascurando volutamente le figure di spicco della malavita per concentrarsi sulla manovalanza, su uomini che si barcamenano tra usura, colpi in banca e prostituzione. Questo è il vero fil rouge che lega i vari episodi: la condizione umana di criminali schiavi di un retaggio familiare. Leo, Jake e Tracy portano in scena il dramma di chi, alla ricerca di riscatto, resta vittima dell'immutabile destino.
Con una prosa asciutta, cruda ed essenziale e tavole di altissimo livello, la coppia d'oro del noir a fumetti affondano le mani nel lato oscuro dell’animo umano, un luogo dove la capacità di adattarsi scalza ogni idealismo, e l’amicizia, l’amore e la famiglia fanno parte degli aspetti marci di un’esistenza in cui non si intravedono spiragli di luce. E se si vedono, è perché tutto sta per andare storto. Il ritmo della narrazione è serrato, intenso e carico di thrilling, reso ancor più ammaliante dall’alternanza di introspezione e improvvise accelerate action, così come dall'abilità degli autori nel gestire con dovizia un variegato cast di protagonisti e comprimari.
Tra inseguimenti e sparatorie, le vignette si susseguono in una griglia fissa, che di tanto in tanto si allarga per lasciar emergere la grande espressività delle figure ritratte dal disegnatore britannico. A completare una componente artistica impeccabile, il colorista Val Staples, bravo a caratterizzare ulteriormente le atmosfere plumbee e quasi claustrofobiche delle tavole di Phillips.
Corposa, come dicevamo, la sezione degli extra, dove gli appassionati possono trovare illustrazioni, dietro le quinte e approfondimenti, completati da una piacevole storia breve, Nessuno Viaggia Gratis; contenuti speciali che offrono una panoramica precisa e dettagliata su un'imperdibile pietra miliare del Fumetto.