Creepy Past 1: Nascosto nel buio, la recensione
Abbiamo recensito per voi l'albo d'esordio di Creepy Past, l'ultima serie della linea young di Bonelli
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Creepy Past è l’ultima serie in ordine di uscita che Sergio Bonelli Editore ha pensato per un pubblico più giovane, e che fa seguito ai debutti di Dragonero Adventures e 4Hoods. A differenza di questi titoli, tuttavia, si pone l’obbiettivo di raggiungere una platea un po’ più avanti con l’età, in fase puberale, per essere precisi.
L’argomento che ha ispirato titolo e collana è quello dei Creepypasta, fenomeno ampiamente diffuso sul web riguardante racconti inventati o comunque ispirati a leggende metropolitane. Gli autori hanno declinato il tema attraverso una forte componente urban fantasy mediata da chiare contaminazioni manga e sfumature horror. A essere sinceri, ce l'aspettavamo più marcata dopo alcune dichiarazioni, mentre risulta in sordina rispetto al mystery e all’azione che condiscono la storia.
Il manga torna piuttosto prepotentemente nella definizione dei personaggi principali. L’introverso Quiro rimanda senza mezzi termini ad Akira Fudo, il protagonista del Devilman di Go Nagai. Ester ha una collocazione meno precisa, ma i fumetti del Sol Levante sono stracolmi di esempi di fanciulle carine e quantomeno esuberanti.
Le influenze degli stilemi giapponesi emergono anche dall'ambientazione principale della storia. La scuola è il luogo prediletto di avventure o propedeutico a esse in tanti shonen e shojo. In Creepy Past si tratta della Fondazione REM, specializzata nella ricerca e nella cura dei disturbi del sonno, che offre ai propri giovani ospiti anche corsi di studio e di attività fisica, ma che fa sorgere più di un interrogativo al termine dell’albo.
Gli obbiettivi che il fumetto si è posto al suo concepimento ci paiono a fuoco, considerando il solo Nascosto nel buio. A giudicare dalle sue sessantadue pagine colorate meravigliosamente da Alessandra Dottori, l’ultima proposta della cosiddetta "linea young" di Bonelli appare, tra le tre, quella dai toni più cupi e dalle tematiche più complesse. È l’ennesima sfida alle fasce di potenziali lettori da conquistare - o riconquistare - che è stata lanciata di recente dalla casa editrice milanese con la consueta qualità che la contraddistingue.
I Creepypasta possono essere una divertente e illuminante metafora di come l’uomo si ponga da sempre di fronte a categorie assolute, quali Verità e Menzogna. In età adolescenziale le si affronta per la prima volta con senso critico, con coscienza, ma non si ha ancora la maturità per sostenerne la sfida. Insieme agli sconvolgimenti a cui è sottoposto l’organismo, tutto ciò è spesso causa di sofferenza e incomprensione. È il lato oscuro degli anni più belli e luminosi della nostra vita. A Enna, Di Gregorio e Rigano sta il non semplice compito di descriverli e appassionarci con la magia della Nona Arte.