Daisy è una ragazzina delle superiori che si è appena trasferita in una nuova città. All’interno della sua nuova casa fa una scoperta sorprendente: una delle lavatrici in cantina è il portale di accesso a un universo parallelo formato da colori accecanti, forme geometriche e strane creature. All’interno di questo mondo psichedelico tutte le sensazioni sono alterate, la percezione di se stessi e di quello che ci circonda è stravolta e il rischio di disorientarsi e perdersi è molto alto.
Daisy parla della lavatrice a una sua nuova amica e la porta con sé per farle scoprire questo strano mondo, raccomandandole però di non raccontare nulla agli altri ragazzi a scuola. Il segreto è troppo grosso per la ragazza, che ovviamente ne parla a tutti i suoi amici. Approfittando dell’assenza dei genitori di Daisy, le ragazze organizzano una festa nella cantina che in breve degenera: i ragazzi entrano nella lavatrice e vandalizzano il mondo colorato che, come se fosse un’entità unica, inizia a ribellarsi scatenando contro gli “invasori” creature dall’aspetto inquietante.
Crawl Space è l’ultima fatica di Jesse Jacobs ed è probabilmente la sua opera più matura sia dal punto di vista dei disegni che da quello narrativo. La trama non risulta particolarmente complicata e anche i personaggi sono poco approfonditi, ma quei pochi tratti che li contraddistinguono bastano per descriverli perfettamente. Daisy è una ragazza semplice che non riesce a integrarsi molto con i suoi coetanei e in generale con la realtà che la circonda, per questo motivo è così attratta dall’universo della lavatrice: è un mondo puro, colorato, pieno di sensazioni nuove dove la ragazza riesce finalmente a trovarsi a suo agio e può abbandonarsi completamente fuggendo dalla realtà che le risulta così estranea.
La trama sembra un mix di diversi generi letterari: si va dal fantastico, ai romanzi young adults con le loro tematiche tipicamente adolescenziali, fino ad arrivare a tutte quelle storie sull’uso di sostanze stupefacenti come chiave di accesso a nuovi mondi o livelli di coscienza.
Il mondo psichedelico di
Crawl Space, ovviamente, ricorda molto le descrizioni delle visioni e delle allucinazioni date da alcune sostanze stupefacenti, quindi la lavatrice potrebbe essere interpretata come una nuova droga utilizzata da Daisy per fuggire dalla realtà. Questa interpretazione è sicuramente valida, ma non l’unica possibile; inoltre, il tema centrale della storia non è tanto “come” si acceda al mondo della lavatrice, ma soprattutto “perché”. Daisy continua a entrare nell’universo colorato per poterlo esplorare e capire, lasciandosi guidare solo dal suo istinto più che dalla ragione e dalla prudenza. Non tutti gli altri ragazzi della scuola sono in grado di entrare nella lavatrice; questo perché la mente deve essere predisposta per accedere a questo nuovo piano della realtà. Una mentalità aperta e pronta ad accettare tutte le stranezze che vede nell’universo parallelo riuscirà a entrarci più facilmente e ne sarà anche assorbita e quasi inglobata al suo interno.
Come negli altri fumetti di Jesse Jacobs, in Crawl Space troviamo tavole piene di dettagli che non potremo cogliere del tutto alla prima lettura; il lettore è invitato a immedesimarsi nella protagonista e a osservare con calma ogni disegno per poterlo apprezzare al meglio. Ovviamente non solo i disegni coloratissimi del mondo della lavatrice sono degni di nota, ma anche quelli in bianco e nero della nostra realtà svolgono alla perfezione il ruolo di contrasto, mostrando come l’autore sia perfettamente in grado di passare da uno stile all’altro mantenendo sempre il proprio tratto personale.
In conclusione, Crawl Space è un fumetto che contiene molto di più di quello che si può cogliere a una prima lettura: presenta molte interpretazioni e particolarità che sarebbe arduo elencare in questa recensione, senza contare che vi toglieremmo il gusto di scovarle voi stesso. Non possiamo fare altro che invitarvi ad aprire questo volume e andare alla scoperta di uno dei mondi più colorati e assurdi che abbiate mai visto.