Crash Team Rumble, la recensione

Crash Team Rumble è un divertente multiplayer arena il cui contenuto purtroppo si esaurisce troppo in fretta

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Con Crash Team Rumble, Toys For Bob vuole esplorare qualcosa di nuovo, allargando il proprio pubblico oltre il genere platform. Presentato agli scorsi The Game Awards dopo mesi di rumor, il multiplayer arena di Crash è disponibile dallo scorso 20 giugno a un prezzo consigliato di 30 euro. Disponibile su PlayStation e Xbox, Crash Team Rumble è a tutti gli effetti un Game as a Service. In quanto tale, nei prossimi mesi riceverà degli aggiornamenti che andranno da nuovi personaggi a costumi e arene, oltre che a dei battle pass specifici per ogni stagione. Certo, a patto che il titolo riesca a ritagliarsi la propria fetta di pubblico.

È innegabile che siamo negli anni dei Game as a Service, ed è allo stesso modo innegabile che su dieci che ne vengono pubblicati, almeno nove sono destinati a fare una brutta fine. Crash Team Rumble farà la differenza? Solo il tempo ci darà la risposta, ma nel frattempo scopriamo cosa offre al momento il multiplayer arena di Toys for Bob.

Crash Team Rumble diverte...

Crash Team Rumble è un multiplayer a squadre in cui otto giocatori si sfidano per raccogliere per primi 2000 frutti Wumpa. Rispetto alla closed beta, le arene sono triplicate (ben 9), ma mantengono i punti cardine del gioco. Ci sono delle piattaforme gemma che, una volta conquistate e difese, garantiscono un bonus sui punti, e sparse per l’arena, ci sono anche le iconiche Reliquie. Queste ultime serviranno per sbloccare dei potenziamenti ambientali altamente distruttivi e capaci di ribaltare le sorti di una partita, come ad esempio le maschere o l'astronave di Oxide.

Sfruttando al meglio l'arena e l'abilità di ognuno dei personaggi (per ora otto) la squadra deve ottenere il punteggio massimo nel minor tempo possibile. Abbiamo personaggi come Crash e la nuovissima Catbat, definiti Marcatori, e più propensi alla raccolta dei Wumpa. I Difensori come N.Brio e Dingodile, capaci di sgominare gli avversari con pochissimi colpi. E infine i Potenziatori come Coco e Cortex, meno efficaci nel corpo a corpo, ma in grado non solo di raccogliere il doppio delle reliquie, ma anche di rallentare gli avversari.

Una volta fatta conoscenza con le abilità di ogni singolo personaggio, e con gli oggetti secondari che sbloccherete partita dopo partita, si innescherà un buon ritmo di gioco. Nonostante infatti ci sia qualche problema di bilanciamento (naturale in un multiplayer online) le partite sono veloci e il più delle volte divertenti. Il problema del titolo di Toys For Bob sta però nelle cose da fare.

...ma si esaurisce in fretta

Quando avvierete il gioco vi troverete di fronte quattro modalità: il tutorial, una partita contro i bot, una privata per gli amici e la competitiva che vi servirà a racimolare esperienza per il battle pass. Lo scopo di Crash Team Rumble al momento è solo questo: racimolare più punti possibili per portare al massimo ogni eroe e sbloccare tutti gli elementi estetici disponibili nella stagione 1.

La mia più grande paura è che il titolo di Toys for Bob esaurisca presto il fattore novità, e soprattutto d'affetto nei confronti del marsupiale arancione e della sua gang. E che il fallimento di questo multiplayer arena porti a un mancato sviluppo di un Crash 5, soprattutto perché sfrutta lo stesso stile musicale e visivo del quarto capitolo.

Quello che abbiamo di fronte è, almeno per il momento, un titolo che non vale il prezzo d'ingresso. Non per qualità o per buone intenzioni, ormai è chiaro, ma proprio per i contenuti proposti. Diversi altri esponenti del genere sono stati pubblicati con più modalità e hanno utilizzato una formula freemium. E gran parte di questi concorrenti hanno chiuso i servizi pochi mesi dopo il lancio. Certo, già la stagione uno di Crash Team Rumble prevede nuovi personaggi e arene, ma la speranza è che nella seconda, il team si metta sotto anche per ideare qualche modalità alternativa, o per dare a coloro che hanno investito dei soldi qualcosa per cui continuare a giocare.

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