Cosplayers, la recensione

Abbiamo recensito per voi Cosplayers, opera di Dash Shaw edita da Coconino Press

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Cosplayers, anteprima 01

Da diversi anni, le fiere di settore legate al mondo dell'intrattenimento sono state sdoganate all'interno della cultura pop di massa, aprendo le porte a ibridazioni tra più media, con una conseguenza tangibile, tra le tante: l'ampliamento del pubblico di riferimento. Chi frequenta oggi simili eventi ci va con uno spirito diverso rispetto al passato, perché sono stati metabolizzati nella quotidianità e nella comunicazione. Non si è più paria di una società in mezzo ad altri pari, ma un individuo tra altri eterogenei.

Dal clima più sereno e rilassato, che permette ai ragazzi che una volta erano assimilabili a freaks di manifestare senza vergogna la loro passione alla luce del giorno, sono nati diversi personaggi noti che, a loro volta, hanno reso cool questa controcultura, avvicinando molti neofiti disincantati a quel fenomeno che, talvolta, era visto alla stregua del fanatismo religioso.

Con Cosplayers, edito in italia da Coconino Press, Dash Shaw parla del disincanto e della normalità che viaggia accanto all'ossessione. L'autore racconta una realtà cruda e sqisitamente quotiana: i suoi personaggi sono persone normali che cercano i quindici minuti di celebrità, investendo tempo e passione in quello che fanno senza eccessi dovuti alla fissazione. L'intero volume, che si presenta come se fosse l'incontro tra un magazine, un diario adolescenziale e un racconto a fumetti diviso in episodi, è imperniato sull'esperienza di due ragazze come tante in un modo di individui molto particolari.

Cosplayers, anteprima 02

Quando Ratigher, direttore della casa editrice, parla dell'autore si riferirsce a lui come un autore che scrive grandi storie, utilizzando il linguaggio del Fumetto in modo inedito. È difficile non essere d'accordo con questa posizione, una volta ultimata la lettura di questo fumetto. Nel volume esplode tutto l'istinto adolescenziale che ruota attorno al tema dell'identità e del trasformarsi per piacere agli altri: le protagoniste della storia girano video amatoriali da pubblicare su YouTube, inventando storie senza avere nessuna nozione di sceneggiatura, regia o recitazione. Allo stesso modo, quando si calano nel mondo del cosplay il loro sguardo resta completamente disincantato e distante da quello altrui, muovendosi in direzione opposta alla perfezione tecnica e stilistica dei costumi, con il denominatore comune dell'ossessione. Tutto è un gioco, anche quei fumetti che per tanti rappresentano delle reliquie, mentre per loro non sono altro che giornaletti.

Cosplayers restituisce la giusta dimensione a un fenomeno di costume che, nel tempo, è diventato estremamente autoreferenziale, chiudendosi in una bolla d'importanza sostenuta unicamente dal passaparola e dall'adorazione dei fan. L'intero volume, pagina dopo pagina, dissacra la controcultura moderna, mostrandola attraverso gli occhi di chi ha toccato solo di striscio questo nucleo così occupato a guardare il proprio ombelico dal non accorgersi dei cambiamenti esterni.

Il contenuto profondo della graphic novel potrebbe non piacere a chi vive la magia e l'incanto di questo mondo fatato, confermando ancora di più l'urgenza di un ritorno con i piedi per terra.

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