ControNatura vol. 2: La caccia, la recensione

Con il secondo volume di ControNatura, Mirka Andolfo conferma il suo talento di autrice completa

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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ControNatura vol. 2: La caccia, anteprima 01Mirka Andolfo è stata furba: ControNatura si sta rivelando un'opera quasi agli antipodi rispetto a Sacro/Profano, ma le premesse con cui era stata presentata non erano poi così differenti. Damiano e Angelina sono l'incarnazione di un amore tra opposti, un po' per carattere e istinto, un po' per l'appartenenza a due territori rivali, come novelli Montecchi e Capuleti dell'aldilà.

Abbiamo conosciuto Leslie, la porcellina protagonista della serie edita da Panini Comics, avvinghiata tra le braccia di un possente lupo; l'immagine suggeriva immediatamente un'altra relazione proibita, ed effettivamente nel primo volume abbiamo scoperto che la vicenda si svolgesse in un mondo popolato da animali antropomorfi dove i rapporti inter-specie sono illegali, puniti addirittura con la pena di morte.

Legittimo dunque aspettarsi un "nuovo" Sacro/Profano, ma mai ipotesi fu più errata: abbandonata la struttura narrativa a tavole autoconclusive, la Andolfo si dimostra decisamente più a suo agio su un racconto non prettamente umoristico e più di ampio respiro, con una lunghezza che sembra pensata per i cartonati alla francese ma una suddivisione in capitoli ideale per una pubblicazione in spillati. Nel volume precedente avevamo conosciuto i colleghi e gli amici di Leslie, così come il suo stile di vita, anche se gradualmente questo status quo si era sgretolato sotto gli occhi della protagonista.

La situazione in La caccia è molto diversa: Leslie ha perso tutti i suoi punti di riferimento e deve cercare di capire chi l'ha incastrata e perché, coinvolta in un intrigo più grande di lei; l'unico compagno di cui può fidarsi sembra essere Khal, anche se i suoi sogni sembrano suggerirle il contrario.

ControNatura vol. 2: La caccia, anteprima 02

Ormai accantonato del tutto il risvolto sentimentale (al punto che ci sembrerebbe un po' forzato vederlo rispuntare in futuro), ControNatura è classificabile a tutti gli effetti come thriller sovrannaturale, sul quale pesa l'ombra di una misteriosa organizzazione criminale e di una leggenda secolare: un regime orwelliano ("Tutti gli animali sono uguali finché rispettano la legge" suona come una variazione sul genere di "Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri") che inizialmente sembrava voler riflettere sui pregiudizi e l'intolleranza della diversità, in realtà quest'elemento di metafora satirica si sposta in secondo piano, preferendo sviluppare una trama più legata al fantastico del previsto.

Sorprende l'efficacia della sceneggiatura, in una fase centrale della vicenda che è leggermente meno densa di eventi a quella del cartonato precedente, ma nella quale viene esplorata la mitologia alla base della serie e si mettono in campo un paio di colpi di scena di forte impatto.

Più a suo agio che mai come autrice completa, la Andolfo regala anche tavole dall'eccellente resa sul piano visivo; dopo essersi ormai affermata come disegnatrice alla Marvel e alla DC Comics, le sue creazioni sono un perfetto showcase con le quali sfruttare le sue abilità al meglio. Ritroviamo quindi personaggi cartooneschi ma realistici (un pregiato lavoro di character design) e scene erotiche, anche se gli assi della manica dell'artista non sono più costantemente sotto i riflettori, per lasciare spazio a ciò di cui necessita la narrazione.

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